In maniera quantomeno singolare e, ahinoi inopportuna, il Mattino si lascia contagiare dall’isteria che da ieri a ora di pranzo sta contagiando la tifoseria partenopea. Un tam tam preoccupato e preoccupante rimanda un’aria funerea a seguito della designazione dell’arbitro Rocchi per Milan-Napoli di domenica sera. Pianto preventivo. Tipico degli amici romanisti. E un tempo anche di noi napoletani. Malattia che credevamo di aver debellato. Credevamo appunto.
E che cosa ti fa il quotidiano cittadino? Pubblica un articolo su Rocchi lasciando la parola nientemeno che a Saverio Passaretti, presidente dell’Associazione italiana Napoli club. Bravissima persona, per carità, ma che si aggiunge in maniera piuttosto acritica al pianto generalizzato che da ieri ha colpito i tifosi. E definisce inopportuna la scelta di Braschi». Se l’avesse fatto su ciuccioforever.com nulla da dire, ma sul Mattino lascia un po’ interdetti. È un comportamento che, storicamente, come detto, si addice di più ai romanisti (capofila storici del pianto preventivo) che non a noi.
Noi del Napolista, più modestamente, continuiamo – a bocce ferme – a considerare un arbitro uguale a un altro. E quindi a noi va benissimo Rocchi, così come ci sarebbe andato bene perfino Mazzoleni, protagaonista di un arbitraggio quantomeno infelice quest’estate a Pechino. Insomma, ribadiamo, qui non si piange. E dell’arbitro e del resto ne parliamo domenica sera, al triplice fischio finale. Il resto è davvero noia.
Massimiliano Gallo