Pagelle Napoli-Catania. Ilaria vs Mimmo
DE SANCTIS 6,5 – Attento sui pochi interventi cui è chiamato. Coraggiosa uscita fuori area su un contropiede del Catania. Sventa una insidiosa punizione di Lodi. Partita tranquilla.
Sembrava incollato sulla linea della porta, che è la veste in cui lo preferisco. Ti seguo sul giudizio, ma con mezzo voto in meno – 6
GRAVA 5,5 – Rientra dopo l’ultima gara all’ultima giornata del campionato scorso. Comincia in affanno su Gomez. Incerto nei contrasti, sbaglia anche i lanci. Si rinfranca nella ripresa. Molla un pugno a Gomez per un diverbio a metà campo e l’arbitro gli evita l’espulsione (39’) sollecitata dal quarto uomo: semplicemente ammonito.
Troppo nervoso. Se trovavamo un arbitro un tantino meno attento ci faceva restare in 10 senza sapere neanche perché. E uno che viene dalla C dovrebbe saperlo – 5
CANNAVARO 7 – Non sbaglia un pallone. Riduce a zero la pericolosità di Bergessio. Qualche buon lancio. Va a segnare il raddoppio dopo essersi attardato nell’area catanese in conseguenza di un corner. E’ il suo primo gol stagionale.
Ha mantenuto la calma contro Bergessio che andava schiaffeggiato e fustigato per quant’è infido. Il gol di piatto che ci ha regalato la tranquillità ha fatto il resto – 7
GAMBERINI 6 – Deve coprire la fascia dove imperversa Barrientos e gli dà una mano Zuniga. Non commette errori. Buona prestazione.
Diligente – 6
MESTO 6 – Perdura l’assenza di Maggio per infortunio e se la cava molto bene. Controlla le discese di Capuano e si spinge in attacco per qualche buon cross. Sulla sua fascia raddoppia su Gomez dando sostegno a Grava.
Finalmente allegro! – 6
BEHRAMI 6,5 – Vince il duello con Izco che lo impegna maggiormente nel secondo tempo, mentre nel primo è l’azzurro a tenere l’iniziativa. Copre la difesa favorendo gli avanzamenti di Dzemaili. Solita prestazione concreta a centrocampo dove concede poco agli avversari. Ammonito, esce al 63’.
Ci sono stati Behrami migliori – 6,5
INLER 6 – Comincia dalla panchina, poi sostituisce Behrami. Subito un fallo su Barrientos. Si rinfranca e si fa notare per gli interventi a spezzare l’offensiva del Catania. Una conclusione a lato (84’).
Ci sono stati Inler migliori – 6
DZEMAILI 6,5 – Gioca molto in fase offensiva trovando spazio per duettare con Hamsik. Non ha un avversario diretto perché Lodi gioca rintanato in difesa, quasi da battitore libero, proponendosi poco da regista offensiva, più “vivo” nel secondo tempo. Ammonito (fallo a interrompere un contropiede di Izco) salterà la partita di sabato con la Lazio a Roma (era diffidato).
Ci sono stati Dzemaili migliori (ci sono stati?) – 6
ZUNIGA 7 – Ha abbandonato tocchetti, ghirigori e balletti diventando un giocatore concreto. Raddoppia su Barrientos, spinge sulla sinistra piantando spesso Bellusci. Numerose le coperture in fase difensiva e ha fiato per contrattaccare. E’ suo l’assist per il gol di Hamsik, poi inizia anche l’azione del raddoppio. Esce stremato all’83’.
Un assist e mezzo e un impegno straordinario. Da quando si è spogliato dei fronzoli mi convince sempre più. Quanti cazzotti gli avrà paventato Mazzarri negli spogliatoi? L’importante è che continui a paventarglieli – 7
ARMERO 6 – Entra al posto di Zuniga. Attento in fase difensiva. Alla seconda presenza dopo i pochi minuti giocati contro il Parma.
Vorrei vederlo giocare per qualche minuto in più, mi è sempre piaciuto – 6
HAMSIK 8 – Sigla il vantaggio e fornisce l’assist del raddoppio. Partita sontuosa. Sul gol ha la stessa rapidità di inserimento come nella rete al Parma. Non aveva mai segnato al Catania in maglia azzurra. Nona rete stagionale e secondo gol consecutivo. E’ il trascinatore del Napoli giocando a tutto campo. Arretra, imposta e si propone per concludere. Esce nel finale.
Gol e assist, ma che vuoi di più dalla vita? La fascia di capitano. Secondo me se la merita – 8
INSIGNE 6 – Entra al 76’ per Hamsik affaticato. Recupera palloni. Con una magìa lancia Cavani in gol che si fa chiudere al momento del tiro (84’).
Hai detto bene: “magia”. Quel tocco per Cavani aveva il sapore della poesia – 6
PANDEV 7,5 – Una gara magnifica dal primo minuto al novantesimo riproponendosi in una soddisfacente condizione fisica. Comincia con un “sombrero” a Rolin. Si batte in ogni zona del campo. Rientra, conquista palla, propone l’attacco. Fa soffrire Biagianti e impegna Rolin. Tatticamente un genio. Gioca fra le linee, è sempre pronto a ricevere palla, brillante nel primo tempo, fa salire la squadra. Si sacrifica più in copertura nella ripresa, specie dopo l’uscita di Hamsik. Stazione nella metà campo azzurra per rubare palla e ripartire. Un tiro parato (43’). E soprattutto una impressionante continuità di rendimento. Non soffre il solito calo nella seconda parte della gara.
Ieri sera migliore di Cavani. E, soprattutto, è rimasto in campo tutti e 95 minuti. Un risultato straordinario, una sicurezza bellissima – 7
CAVANI 6 – Gioca pochi palloni, dà una mano in difesa, si muove a centrocampo, ma non è in gran serata. Unico spunto: la punizione dal limite battuta contro la traversa (38’). Due conclusioni fuori bersaglio, su punizione (52’) e con un colpo di testa (62’). Non è in vena e non è la marcatura di Spolli a farlo soffrire. Gli mancano i soliti spunti brillanti.
Non brilla. Si vede fin dalle immagini nello spogliatoio che non è pervaso dallo spirito divino. Però quello che sta lassù ha pensato a illuminare Goran e Paolo e ci sta bene comunque – 5,5
MAZZARRI 7 – Rinuncia all’audacia del 4-3-1-2 con Zuniga e Armero esterni di difesa, Cannavaro e Gamberini al centro. L’aveva forse programmata. Poi, all’ultimo momento, sinceratosi della disponibilità di Grava, conferma la difesa a tre e il solito 3-4-1-2. Il rendimento concreto di Zuniga è un suo vanto perché ha sempre puntato sul colombiano. Mesto non lo tradisce sulla fascia destra (indisponibile Maggio). Comincia con Inler in panchina e Dzemaili in campo ed è una scelta azzeccata. Opportune le sostituzioni, specie quelle di Hamsik e Zuniga che si erano spesi molto. Varia la strategia a secondo del modulo del Catania passando nella ripresa a un solido 4-4-2 con Zuniga “basso”. Concede ad Armero pochi minuti finali e a Insigne gli ultimi diciotto minuti al posto di Hamsik. Eccellente gestione della gara.
Nonostante le assenze mette in campo una squadra decisa, solida, buona, di quelle che sognavo da mesi, che non soffre troppo un avversario che corre per 95 minuti nonostante il punteggio in perdita e che per almeno tutto un tempo si chiude in difesa. Una partita così, l’anno scorso, l’avremmo persa. Ci saremo fatti prendere dall’ansia da prestazione, dal nervosismo nelle gambe e avremmo mancato l’appuntamento importante. Mi sembra che siamo più maturi e tanto mi basta. Magari riuscirò a vivere queste grandi attese con un po’ più di tranquillità, o forse no (meglio così, soffrire ci piace, in fondo, ce l’abbiamo nel Dna). So, però, come vivrò le ore che mi separano dalla partita delle 12,30, però: in vetta. Alla fine, ieri sera, è emerso un dato: i vulcani uno li può pure schifare in massa, ma Etna e Vesuvio sono uno spettacolo. E noi, nati e cresciuti alle pendici di un vulcano, abbiamo decisamente una marcia in più. Invidiateci e considerateci antipatici, ma noi la forza la tiriamo fuori. Sempre. Forza Chievo!
MIMMO CARRATELLI e ILARIA PUGLIA