A cinque minuti dalla fine, nel periodo di maggiore sofferenza, col Parma a chiudere il Napoli nella sua metà campo, Cavani si fa perdonare un paio di occasioni mancate e tre palle-gol sciupate (44’, 84’, 92’) e insacca il pallone vincente (supremo assist di Insigne subentrato a Pandev). Così il Napoli, sesta vittoria in trasferta, quinto risultato utile consecutivo (quattro vittorie), fa saltare il campo del Parma (2-1) finora imbattuto. Così il Napoli si porta a tre punti dalla Juventus, secondo posto solitario per il crollo della Lazio.
E’ stata una vittoria strappata coi denti dopo un primo tempo in equilibro (però più occasioni azzurre) e la ripresa di marca emiliana col crollo del centrocampo (Inler spariva di scena) che metteva in grande difficoltà la squadra di Mazzarri. Calava anche Hamsik e Dzemaili, protagonista nei primi 45 minuti, doveva arrangiarsi a fare da intenditore. Reggeva in affanno la difesa napoletana sostenuta dagli arretramenti di Zuniga e Mesto. Sui calci piazzati, spesso era Cavani a spazzare l’area. Il Napoli non riusciva più a ripartire. Ma c’era ancora il Napoli negli ultimi cinque minuti del match perché Hamsik riprendeva tono, Insigne impegnava la difesa emiliana come non era riuscito a Pandev, Zuniga tornava a proporsi avanti, Dzemaili riproponeva l’attacco e Cavani non falliva la sua quarta palla-gol. Ci rimaneva di sasso il Parma che forse avrebbe meritato di salvare l’imbattibilità casalinga. Cavani ha fatto la differenza. Dodici gol nelle ultime dieci partite, sempre capocannoniere (18 reti) davanti a El Shaarawy (15).
Cannavaro ha festeggiato il rientro controllando Belfodil e salvando un gol sulla linea. Ma la difesa ha ballato parecchio quando è stata assalita sui fianchi da Biabiany e Parolo, da Rosi e Sansone. Le ammonizioni rimediate da Campagnaro e Britos, diffidati, escluderanno i due difensori dalla prossima partita al San Paolo col Catania. Ma la vittoria sul campo dove non avevano vinto Juventus (1-1), Inter (0-1), Milan (1-1) e Roma (2-3) cancella il danno perché è stata una vittoria “fondamentale” che ripropone il Napoli come prima antagonista della Juventus.
Il Napoli cominciava con grande determinazione. Al posto dello squalificato Behrami c’era Dzemaili, più mezz’ala di attacco che mediano di difesa. Un problema per il centrocampo azzurro privo di incontristi. A destra Mesto per Maggio infortunato. Ma Inler, prima di eclissarsi, cominciava bene su Parolo e Dzemaili era addirittura protagonista, prima prevalendo su Marchionni, poi infilando il passaggio verticale e irresistibile sul quale Hamsik, in area, entrava in scivolata deviando il pallone in rete (20’).
La vittoria era possibile sul campo inviolato degli emiliani. Ma i guizzi offensivi dei padroni di casa diventavano man mano pericolosi. De Sanctis doveva compiere un miracolo su Sansone (26’) liberato al tiro dall’assist di Belfodil per una volta sfuggito a Cannavaro. E lo stesso Cannavaro sul secondo tiro dall’area piccola di Parolo doveva salvare di testa in angolo (30’). Gli attacchi del Parma mettevano i brividi, ma il Napoli era ancora vivo e andava ripetutamente vicino al raddoppio. Mirante sventava una conclusione di Campagnaro (32’), deviava in corner una punizione di Cavani (39’), usciva alla disperata e salvava su Dzemaili lanciato in gol da Pandev (41’) e, infine, veniva graziato da Cavani che a colpo sicuro, sull’assist di Hamsik, di testa concludeva fuori (44’).
Tanto sprecava il Napoli nel primo tempo da pentirsene amaramente nella ripresa quando la sua verve scemava, il contropiede non partiva più e la squadra azzurra veniva chiusa nella sua metà campo. Scemavano le energie del Napoli, raddoppiava le sue il Parma. Parolo dominava a centrocampo sovrastando Inler, venivano avanti Rosi e Biabiany dal lato di Britos e Zuniga, Sansone dall’altro lato impegnava duramente Campagnaro. Donadoni, fiutando il momento favorevole, inseriva un attaccante (Amauri) per un difensore (Rosi). Il Napoli soffriva. E Sansone, con un tiro teso e ravvicinato da sinistra, insaccava il pareggio (74’ deviazione di Cannavaro nel contrasto sull’attaccante). La partita sembrava piegarsi dalla parte del Parma. Viste le difficoltà di Inler, Mazzarri impiegava al suo posto Donadel (62’). Poi, per ridare vivacità all’attacco azzurro spento, inseriva Insigne per Pandev (66’). Ora l’attacco azzurro riprendeva quota a sinistra. Infine, Mazzarri impiegava Armero (al debutto in maglia azzurra) per Mesto spostando Zuniga a destra (78’).
Quando il Napoli sembrava alle corde, ecco il finale insperato. La squadra rinasceva dalle ceneri e tornava all’assalto. Un “lampo” di Insigne impegnava Mirante (82’). Dzemaili lanciava in gol Cavani, ma la conclusione del Matador era debole (84’). Il Parma era sorpreso dalla rinata vitalità degli azzurri. Hamsik si riportava a galla. E a cinque minuti dalla fine Insigne “consegnava” a Cavani una palla filtrante. Il Matador non poteva più sbagliare. Sull’invito di Insigne, dribblava Mirante e adagiava in rete la palla della vittoria (85’). Nella festa conclusiva, il Matador mandava alle stelle la palla-gol crossatagli da Zuniga (92’), ma ormai era fatta.
Mimmo Carratelli
NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Mesto (78’ Armero), Inler (62’ Donadel), Dzemaili, Zuniga; Hamsik; Pandev (66’ Insigne), Cavani.
PARMA (4-3-3): Mirante; Rosi (69’ Amauri), Paletta, Santacroce (28’ Lucarelli), Gobbi; Marchionni, Valdes, Parolo; Biabiany, Belfodil, Sansone (78’ Benalouane).
ARBITRO: Rocchi (Firenze).
RETI: 20’ Hamsik, 74’ Sansone, 85’ Cavani.
SERIE A – 22^ GIORNATA.
Lazio-Chievo 0-1, Juventus-Genoa 1-1, Bologna-Roma 3-3, Atalanta-Milan 0-1, Cagliari-Palermo 1-1, Catania-Fiorentina 2-1, Parma-Napoli 1-2, Sampdoria-Pescara 6-0, Udinese-Siena 1-0, Inter-Torino (20,45).
CLASSIFICA: Juventus 49; Napoli 46; Lazio 43; Inter 39; Milan 37; Fiorentina 36; Catania 35; Roma 34; Udinese 33; Parma 31; Chievo 28; Torino 26; Sampdoria 24; Atalanta 23; Bologna 22; Cagliari 21; Pescara 20; Genoa 18; Palermo 17; Siena 14.
Inter e Torino una partita in meno.
PROSSIMO TURNO. Venerdì 1 febbraio: Roma-Cagliari. Sabato 2: Torino-Sampdoria, Napoli-Catania (20,45). Domenica 3: Chievo-Juventus (12,30), Fiorentina-Parma, Genoa-Lazio, Palermo-Atalanta, Pescara-Bologna, Siena-Inter, Milan-Udinese (20,45).