ilNapolista

A Stamford Bridge tonfo di fine d’anno del Chelsea

Clamoroso tonfo di fine anno del Chelsea battuto sul suo campo dall’Aston Villa (1-3). Il Chelsea, avversario del Napoli negli ottavi di Champions, è apparso una squadra allo sbando. Difesa inguardabile e poco protetta, centrocampo che non crea, attaccanti bloccati dalla difesa serrata dell’Aston Villa.

Per il Chelsea è la terza sconfitta casalinga dopo quelle contro Arsenal e Liverpool. La squadra di Villas Boas perde la quarta posizione in Premier sorpassata dall’Arsenal (due punti avanti) e raggiunta dal Liverpool a quota 34 punti. Il Chelsea continua a subire troppi gol (24 in 19 partite).

La formazione londinese non vince da cinque turni: tre pareggi consecutivi (due fuori) ed ora questa batosta ad opera dell’Aston Villa, squadra di metà classifica alla seconda vittoria esterna tornando a vincere a Stanford Bridge dopo dieci anni.

Il Chelsea è andato clamorosamente sotto nel finale del match quando si è rovesciato nella metà campo dell’Aston Villa producendosi in un vero e proprio assedio, condotto da Lampard entrato nel secondo tempo. Con la squadra tutta sbilanciata in avanti, il Chelsea si è offerto al contropiede dell’Aston Villa prendendo due gol in tre minuti.

La situazione del Chelsea si fa pesante. Il patron russo Abramovich era ai Caraibi per la fine dell’anno e non avrà gradito le brutte notizie giuntegli da Stanford Bridge. Sempre più in discussione il tecnico portoghese Villas-Boas. Nel Chelsea stanno per lasciare Drogba e Malouda che sono a fine contratto. Villas-Boas continua a tenere in panchina Lampard e Torres. La difesa fa acqua e il brasiliano Luiz è bello a vedersi nelle sgroppate offensive, debole però nella marcatura. La squadra si regge su Mata, lo spagnolo che svaria su tutto il fronte d’attacco, recupera palloni e distribuisce il gioco, su Sturridge molto incisivo sulla fascia destra e su Romeu, mediano incontrista che si schiera a protezione della difesa. Contro l’Aston Villa, però, Sturridge e Romeu hanno deluso incappando in un pomeriggio cupo com’era il cielo di Londra.

Villas-Boas, prima del crollo, ha tentato di forzare il match con gli ingressi di Lampard (57’ per Romeu), Torres (62’ per Sturridge) e Bosingwa (75’ per Ferreira). Il Chelsea, come s’è detto, è andato all’assalto per forzare l’1-1 del primo tempo, ma l’ha fatto scriteriatamente subendo i contrattacchi dell’Aston Villa sempre in superiorità numerica, fino a tre attaccanti contro un solo difensore.

Il Chelsea ha impegnato una sola volta il portiere Guzan, un americano dell’Illinois, schierato in assenza del titolare. L’unico tiro nello specchio della porta è stato di Bosingwa (76’). Sono finite fuori bersaglio altre sette conclusioni e Torres ha colpito la traversa ancora sul risultato di parità.

La squadra londinese ha iniziato il match attaccando a tutto spiano e andava in vantaggio su rigore con Drogba (23’ falciato in area da Dunne). Ma l’illusione della vittoria durava appena cinque minuti. Sul cross di N’Zogbia, Ireland, il migliore dell’Aston Villa, concludeva due volte: sul primo tiro a rete Terry salvava sulla linea (con un braccio), sul secondo infilava la porta di Cech.

Non è la prima volta che il Chelsea non sa tenere il risultato. L’Aston Villa (4-4-1-1) ha infoltito il centrocampo aggiungendo ai quattro della linea mediana il formidabile Ireland a sostegno, ma veloce nell’impostare l’offensiva con il centravanti Agbonlahor.

Il Chelsea, dopo avere subito il pareggio, calava vistosamente. Drogba era stretto nella morsa dei due centrali dell’Aston Villa, Collins e Dunne, formidabili fisicamente e nel gioco aereo. Sturridge era contenuto sulla sua fascia. Mata riusciva a far gioco, ma non trovava mai un compagno pronto alla conclusione. Il Chelsea avanzava con i due esterni di difesa, Ferreita e Cole, inseriva in attacco i centrocampisti Ramires e Meirels, veniva avanti anche il brasiliano Luiz, difensore centrale, ma si scopriva in maniera plateale.

Non era fortunato il Chelsea quando un tiro di Mata, destinato in fondo alla rete, veniva stoppato dall’opposizione del difensore Warnock (34’). Nella ripresa, l’Aston Villa prendeva più coraggio in attacco mancando due clamorose palle-gol con Collins (50’) e Agbonlahor solo davanti a Cech (52’) consegnando la palla al portiere. Sempre fuori posizione la difesa del Chelsea.

Con gli ingressi di Lampard e Torres (Drogba si spostava all’ala sinistra) il Chelsea sembrava prendere il sopravvento. Torres, un minuto dopo essere entrato, colpiva la traversa con un tiro improvviso dal limite (63’). Era l’unico acuto del Chelsea, poi il gran tiro di Bosingwa deviato in angolo da Guzan )76’).

Negli ultimi dieci minuti la sconfitta si abbatteva sul Chelsea disunito, con i difensori troppo avanti. Su un lancio dalla sinistra di Agbonlahor, Petrov si inseriva centralmente nel gran vuoto della difesa del Chelsea (lontani i centrali) e batteva Cech (82’) per il sorpasso.

Non era finita. Col Chelsea tutto avanti, un errore di Lampard innescava la fuga di Ireland in tandem con Bent, assist finale del primo e gol del secondo (85’).

Un disastro per il Chelsea che tornerà in campo il 2 gennaio in casa del Wolverhamton.

Il Chelsea (4-3-3) ha giocato con Cech; Ferreira (75’ Bosingwa), Terry, Luiz, Cole; Ramires, Romeu (57’ Lampard), Meireles; Sturridge (62’ Torres), Drogba, Mata.

MIMMO CARRATELLI

ilnapolista © riproduzione riservata