E Napoli – Giuve fu. Finalmente.
Possiamo raccontarcela quanto vogliamo, questa partita ha un altro sapore rispetto alle altre, pure nell’attesa. E anche se negli ultimi anni abbiamo stravinto facilmente e a iosa, vincere con l’odiata non basta mai, specie ora che invece stranamente stazionano al primo posto in classifica. Questa partita non è solo una partita. Le più belle emozioni, per tutti noi tifosi, sono quasi sempre legate a una vittoria, ad un ricordo o ad un episodio accaduto contro la zebrata. La tripletta di Cavani dell’anno scorso o il 2-3 storico di due stagioni fa, per rimanere all’attuale, o la punizione liftata contro le leggi della fisica sotto il diluvio nell’area di rigore del Pibe nell’85 o quel 119esimo di Coppa Uefa con la zuccata a occhi chiusi di Renica, se vogliamo parlare dei tempi d’oro o di altri particolari del passato più remoto, sono solo alcuni esempi, tra i più gloriosi.
Ce ne sarebbero a migliaia da raccontare. Sarebbe bello, ora che ci stiamo inoltrando a vivere questa vigilia, che si ricordassero i momenti che hanno regalato più emozioni o semplici particolari goduriosi scovati in qualche cassetto della memoria. Parlando con gli amici della mia banda è uscito fuori l’impossibile. C’è chi ha ricordato il gol regolare di Laudrup, con spillo Altobelli e Massimo Mauro in campo o chi si è soffermato su Tacconi che inveisce contro il terreno bagnato dopo che la staffilata di Renica gli è passata sotto le gambe. O la faccia esterrefatta di Del Piero, dopo che il Pocho ha chiuso la pratica col terzo gol al novantesimo due anni fa. O come il Minao che ci ha ricordato quando, nella stagione 83-84, tra primo e secondo tempo, uscì fuori uno striscione dalla curva B semplice e chiaro: “Juve vaffanculo!”. Senza mai dimenticare Bergonzi che indica il dischetto dopo un tuffo carpiato dell’ex Zalayeta…
Ecco, mancano meno di 48 ore all’inizio del match e l’attesa è comunque lunga. Fa bene al cuore navigare nei ricordi, soprattutto ora che la posta in palio vale tanto e non una semplice umiliazione ad una squadretta che già di suo è sprofondata nell’anonimato, eh.
Ora no, possiamo inventarcela quanto vogliamo, questa partita non sarà mai uguale a tutte le altre e ora di più. Finalmente.
Anche se, pensandoci, la retrocessione in serie B per illecito sportivo non eguali…
Gianluigi Trapani
Forza Napoli Sempre
La 10 non si tocca.