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Per chi tifa Diego? Aurelio e Aguero se lo contendono

Tengo familia. La versione in lingua castigliana di un’espressione molto italiana spiega i motivi che dovrebbero spingere Diego Armando Maradona a tifare domani sera per il Manchester City, in una gara che esalta i passatisti. Il City torna in Champions dopo 43 anni, il Napoli dopo 21: per il calcio, è preistoria. In quel Napoli, giocava Maradona, che mise il sigillo all’eliminazione della squadra italiana negli ottavi sbagliando un rigore a Mosca, dove si era presentato in netto ritardo e visitando la Piazza Rossa nel cuore della notte, con tanto di colbacco. Oggi Diego si gode il sole. Allena l’Al-Wasl, club di Dubai, ed è il suocero di Sergio Aguero, il centravanti argentino che si è presentato in Premier con 6 gol in 4 gare. Aguero è il compagno di Giannina, la secondogenita di Diego, al quale la coppia ha regalato il 19 febbraio 2009 un nipote, Benjamin, nome che fa tanto il film Il laureato. Per chi tifa Diego? «Maradona farà il tifo per il City perché io sono suo genero e parte integrante della famiglia», ha raccontato Aguero. «Diego non è potuto venire in Inghilterra perché è impegnato con la sua squadra, ma so che vedrà la partirà e si schiererà dalla nostra parte», ha precisato. Non è dello stesso avviso De Laurentiis: «Maradona tiferà Napoli, lui è ancora uno scugnizzo». Poi Aguero ha una parola buona per gli avversari di domani: «Vorrei essere per il City quello cheMaradona è stato per il Napoli. Sarebbe bellissimo cominciare a vincere da questa stagione». Aguero ha già fatto impennare gli affari del merchandising: centinaia di richieste per la sua maglia numero 16. Lui, Nasri e Silva compongono un tris di campioni che viene paragonato al trio Pedro-Messi- Villa del Barcellona: «Abbiamo diverse cose in comune con loro,maè importante pensare soprattutto a noi stessi. Creiamo molte occasioni da gol e dobbiamo imparare ad essere più concreti ». E’ il concetto espresso dopo la gara con il Wigan da Mancini, che intanto esalta le doti di Silva: «E’ un fuoriclasse. In questo momento è tra i più forti in assoluto al mondo». Tutto vero, neppure un filo di bugia.
Stefano Boldrini (Gazzetta dello sport)

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