L’amalgama non si compra al calcio mercato, come pensavano in passato due vecchi presidenti che hanno fatto la storia del calcio italiano, Sibilia e Massimino. Però, può fare la differenza come e più di un grande acquisto. Lo ha detto Edinson Cavani, ne sono convinti un po’ tutti nell’ambiente azzurro. Ripartire con Mazzarri e dall’ossatura base della squadra che lo scorso anno ha regalato grandi soddisfazioni ai tifosi, rappresenterà un vantaggio non indifferente per il Napoli nella stagione che inizierà sabato sera a Cesena.
Debutti – Nonostante gli undici acquisti operati in estate e complice la squalifica di Gargano, gli unici esordienti al Manuzzi saranno, con ogni probabilità, Inler e Dzemaili (il sostituto del Mota), due che hanno già giocato insieme, sia da giovani nello Zurigo che nel cor o degli anni con la Svizzera. Gokhan è il regista che il Napoli cercava ed i 16 milioni investiti per lui ne fanno un perno centrale del nuovo progetto: «Noi siamo prontissimi. Sosteneteci sempre ovunque e comunque», ha detto ieri in un video pubblicato sul suo profilo Facebook.
Ripartenza – Dunque, si riparte da ben nove «titolarissimi» della passata stagione perché Mazzarri ha sempre detto di credere in un calcio fatto di «codici ed organizzazione di gioco. Due concetti che si apprendono con la ripetitività delle esercitazioni in allenamento». Ecco perché a maggior ragione in questo periodo, nel quale le partite si succederanno ogni tre giorni e non ci sarà tempo per fare esperimenti, il Napoli si affiderà alle sue certezze. Morgan De Sanctis, ad esempio, giocherà a Cesena la 77ª partita consecutiva: il portierone abruzzese è deciso a continuare questa incredibile striscia e desideroso di sbarrare la strada ai bianconeri insieme ai suoi compagni di reparto, che saranno Campagnaro, Cannavaro e Aronica come accade ormai da due anni a questa parte.
Vecchia guardia – Certo, se il neo acquisto Britos fosse stato disponibile ci sarebbe stato lui al posto di Totò, ma stavolta toccherà ancora alla vecchia guardia. Quello che si dice, usato sicuro. Il capitano a guidare il reparto, l’argentino ed il siciliano pronti per mordere le caviglie a Mutu, Eder e quanti altri. Ormai si conoscono a memoria, proprio come Maggio e Dossena.
Ali sincronizzate – Dal momento dell’arrivo di Andrea da Liverpool, e meccanismi collaudati, hanno assemblato un binomio sul quale Mazzarri conta ad occhi chiusi. Equilibri dai quali Mazzarri non prescinde neppure quando in campo c’è Zuniga, il «titolarissimo» aggiunto. Il 3-4-2-1 il modulo di partenza sin dal primo giorno a Napoli di Mazzarri. La sua prima mossa fu quella di avanzare Hamsik sulla trequarti al fianco di Lavezzi. I due, che a Cesena cominceranno la loro quinta stagione insieme, hanno trovato in Cavani il terzo moschettiere. L’ intesa non ha avuto bisogno di essere affinata. È stata naturale, come si vide lo scorso anno proprio nella gara di Cesena: gol del Pocho, rigore dello slovacco e doppietta del Matador. Come dire: amalgama e talento.
Gianluca Monti (Gazzetta dello sport)