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Il Napoli soffre e poi straripa, Champagne!

Champagne! Il Napoli comincia col botto. Soffre per un tempo un Cesena velocissimo, straripa nella ripresa con gli ingressi di Pandev e Hamsik e i romagnoli in dieci (55’ espulso il difensore Benalouane, doppio giallo). Tre a uno, un gol in meno dell’anno scorso sul campo romagnolo. A segno Lavezzi, Campagnaro e Hamsik. Da 17 anni il Napoli non vinceva la prima di campionato. Ma il Cesena, stavolta, è stato ferocissimo fin quando hanno retto le gambe e la squadra è stata al completo.
La velocità dei romagnoli ha messo in difficoltà gli azzurri. Il terreno in erba sintetica velocizzava ancora più la corsa della palla. Ma era soprattutto il centrocampo cesenate, con un rapido giro-palla e molto movimento, a dominare la scena. Muto giocava da centravanti arretrato (marcatura a uomo di Cannavaro) cercando di aprire la difesa napoletana che gli esterni Eder e Candreva insidiavano giocando sul filo del fallo laterale, così che la difesa a tre di Mazzarri aveva bisogno del continuo sostegno di Maggio e Dossena sulle fasce.
L’ardore del Cesena è scemato dopo l’espulsione di Benalouane (51’ ammonizione per fallo su Maggio, 55’ seconda ammonizione per fallo di mano che interrompeva il contropiede Campagnaro-Cavani). A quel punto il Cesena aveva speso troppo, cogliendo il pareggio con Guana (24’) dopo il gol fulmineo di Lavezzi (3’). In superiorità numerica, Mazzarri lanciava il Napoli alla conquista della vittoria. Hamsik per Santana (60’) e Pandev per Aronica (66’) erano i segnali perché il Napoli giocasse da grande squadra.
Seimila napoletani in festa al “Manuzzi”. Formazione tipo, però con Santana al posto di Hamsik, e maglia gialla da Tour de France. Nel Cesena in porta il 23enne Ravaglia (Antonioli indisponibile). Pronti via e una furbata di Campagnaro lanciava in gol Lavezzi (3’). Il terzino con una lunga rimessa laterale pescava il Pocho alle spalle della difesa cesenate, sbadatamente alta, e gol facile-facile. Sulla rimessa laterale non c’è offside. Insomma, il Napoli cominciava alla grande. Ma la reazione del Cesena era veemente. Eder velocissimo metteva in angustie Aronica e Dossena doveva correre in soccorso. Mutu, pericoloso anche sui calci piazzati, dirigeva l’offensiva romagnola. Sulla sinistra spaziava Candreva. A centrocampo quasi un doppio play: Colucci e Guana. Quest’ultimo si fiondava in avanti per sostenere anche l’attacco. Parolo sembrava avere la meglio su Inler che tardava una ventina di minuti ad entrare in partita. Palleggio veloce del Cesena e fiammate del Napoli con Dossena più attivo di Maggio al cross. Ma latitava Cavani (poco cercato). Sulla sinistra buone combinazioni fra Dossena e Santana (molta grinta). Sfuggiva a Maggio il raddoppio sul cross di Dossena: conclusione al volo fuori (20’).
In realtà, se il Cesena giocava meglio, al Napoli toccavano le migliori occasioni da rete. Ma sopraggiungeva il pareggio cesenate (24’). Il velocissimo Eder, sull’imbeccata di Mutu, andava al cross, sfuggendo al recupero di Dossena, e sotto porta Guana anticipava in scivolata Cannavaro per la deviazione in rete. De Sanctis sfiorava il pallone. Incredibile la corsa di Guana che iniziava l’azione nella sua metà campo e si inseriva nell’area azzurra dopo una corsa di settanta metri.
A questo punto, il Napoli stringeva i denti e soprattutto Inler cominciava a pilotare la manovra azzurra con continui cambi di gioco e la gestione intelligente della palla. Forse lo svizzero doveva essere più veloce nelle giocate, ma intanto conquistava il centrocampo con grande sicurezza e personalità. Santana era molto attivo sulla sinistra e da un suo cross veniva il primo tiro di Cavani (38’). La partita si manteneva in bilico e De Sanctis salvava il pareggio con una gran parata sul tiro ravvicinato di Candreva (45’).
Nella ripresa, la svolta con l’espulsione di Benalouane. La partita diventava nervosa (sei ammoniti, tre per parte), però mai cattiva. Con Hamsik e Pandev il Napoli volava. Quasi un attacco a quattro con Pandev (debutto azzurro), Cavani, Hamsik e Lavezzi. Uscito Aronica per fare spazio al macedone dell’Inter, Maggio e Dossena coprivano a turno le fasce difensive. Ma era ormai un Napoli convinto di giocare una partita alla grande.
Il Cesena andava in affanno. Candreva salvava sulla linea una conclusione di testa di Cannavaro (67’). Dal corner nasceva il raddoppio. Hamsik  metteva dentro l’area affollata una palla che Campagnaro, vicino al palo destro di Ravaglia, scaraventava in rete dopo la mancata deviazione di Lavezzi.
Il Cesena non s’arrendeva del tutto. Bogdani per Eder (69’) cercando  una soluzione alta sui cross. Hamsik (71’) e Cavani (76’) impegnavano Ravaglia. Entrava Fernandez per Lavezzi (83’). Il Napoli finiva in bellezza. Traversa di Pandev (85’), gran sinistro in gol di Hamsik (87’) su un rinvio corto della difesa romagnola. In 23 partite, il Cesena non ha mai battuto il Napoli (17 vittorie azzurre, 6 pareggi).

MIMMO CARRATELLI

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