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Il Napoli è adulto, la conferma con il Milan

Dallo stadio degli sceicchi e dell’esaltante pareggio degli azzurri esce un Napoli “adulto”, una squadra che comincia ad avere una sua personalità oltre che una spiccata fisionomia tecnico-tattica. Se non è stato il sogno di una sera di metà settembre, il Napoli di Manchester si iscrive alla corsa-scudetto e non è spacciato nel “girone della morte” di Champions. La partita col Milan al San Paolo potrà confermare le buone impressioni di Manchester se le energie profuse in Inghilterra avranno trovato la necessaria ricarica (il Milan ha riposato un giorno in più). Ma è proprio nelle difficoltà che si misura la personalità di una squadra come è successo a Manchester dove il Napoli ha capovolto le sfavorevoli previsioni della vigilia.

La compattezza, la solidarietà in campo, la dedizione degli azzurri, l’affiatamento maturato in cinque anni in cui la formazione non è stata mai stravolta ma sapientemente ritoccata, la felice conduzione di Mazzarri, alla terza stagione sulla panchina napoletana, sembrano avere cancellato o per lo meno ridotto notevolmente certe lacune tecniche individuali. Di questo si è avvantaggiata la fase difensiva con una squadra sempre corta, puntuale nei raddoppi di marcatura come non s’era mai visto sinora. Fondamentale il rientro di Gargano. Le prove positive di Aronica e Zuniga, fra i rincalzi più discussi, confermano questa crescita. Il Napoli comincia ad essere una formazione solida che con i tre tenori potrà volare alto.

La preparazione della partita di Manchester è stata eccellente cui ha risposto sul campo una perfetta esecuzione, soprattutto attraverso i “meccanismi” con cui sono state ridotte le prestazioni di Silva e Nasri, le fonti del gioco inglese costrette a girare al largo, pressate con raddoppi che non consentivano mai giocate tranquille ai due player. La marcatura di Aguero è costata il “giallo” a Cannavaro e Aronica, ma il piccolo argentino ha concluso una sola volta ed è stato perfetto il controllo del Kun e di Dzeko. I marcatori azzurri non si facevano mai risucchiare dal movimento delle due punte, ma si alternavano nel loro controllo scambiandosi l’uomo senza lasciare “buchi” nel dispositivo arretrato.

La partita col Milan arriva troppo presto per cavarne un responso sulle sorti del campionato. I rossoneri saranno privi di Ibrahimovic, Gattuso, Ambrosini, Boateng. Il Napoli è in ansia per la caviglia di Lavezzi. In ogni caso, il Milan è squadra solida ed esperta, con una difesa-super (formidabile Nesta a 35 anni). Gli “squilli” di Hamsik e Cavani potrebbero infrangere le previsioni di un match sotto il segno del pareggio. Al di là del risultato, si attende la conferma del Napoli visto a Manchester, cioè una formazione che concede poco negli ultimi venti metri col concorso degli esterni di centrocampo e di Hamsik che all’Etihad Stadium ha giocato una grande partita tattica senza rinunciare alle giocate geniali e agli inserimenti offensivi sfiorando il gol tre volte.

Plachiamo l’entusiasmo. Comincia una serie di cinque partite in 14 giorni. Il Napoli ha dimostrato di essere in eccellenti condizioni atletiche, forse la migliore formazione italiana in questo momento per corsa e resistenza.

MIMMO CARRATELLI

UN CALENDARIO DENSO.

Domenica 18: Napoli-Milan

Mercoledì 21: Chievo-Napoli

Sabato 24: Napoli-Fiorentina

Mercoledì 27: Napoli-Villarreal

Sabato 1 ottobre: Inter-Napoli.

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