Da ieri sera mi risuona nella testa: TURNOVER, TURNOVER,TURNOVER… mi sembrava un mantra. Significa “ricambio” in italiano, e non finivano più questi ricambi! Stavolta non mi sento per nulla impopolare e mi spiace non poter dire “l’avevo detto”. Mi sono tenuta dallo scrivere che non ero affatto convinta di tutti quei turnover, per non recitare la parte di chi si mette contro l’allenatore, ma visto il risultato… Non era il caso di rivoluzionare la squadra in vista della partita col Chievo, con ben 7, dico 7, ricambi su 11. Ricordo, anche a me stessa, che parlo da tifosa, sempre e comunque, e non da tecnico del settore.
Da tifosa la mia piena fiducia al Mister, ma non la fede cieca che preferisco riservare ad altro. Gli uomini, allenatori e tutti i collaboratori possono errare. A parte Dossena, a cui ovviamente si uniscono le mie più sentite condoglianze, e Lavezzi che non si era completamente ripreso dall’infortunio a Milano, e certo qualcun altro, ma al momento non mi sovviene, sono rimasta sbalordita da tutti quei cambi. Ma non discutiamo su scelte pre tattiche e tattiche del Mister Mazzarri, è ovvio! O no?
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Fernandez, Aronica, Fideleff; Maggio, Gargano, Dzemaili, Zuniga; Santana, Mascara, Pandev. A disposizione: Rosati, Grava, Cannavaro, Inler, Hamsik, Cavani, Chavez.
Questa la formazione di ieri era al Bentegodi di Verona. I “titolarissimi” fuori. Ha destabilizzato me, da tifosa, figuriamoci i nostri giocatori! E proprio i tifosi volevano la vittoria a Verona, sul Chievo, che pur non essendo uno squadrone storico, (ricordiamo che è in A di nuovo dal 2008 e ci è arrivato nel 2001 restandoci fino al 2007, provenendo da categorie regionali minori) ci ha “regalato” due sconfitte la passata stagione. Avevamo in tanti la voglia di vedere ancora il Fuoco che abbiamo seminato a Milano, un fuoco lento, molto lento nei primi 20 minuti, siamo tutti d’accordo, ma poi esploso.
Tornando ai giocatori, a ciò che si è visto in campo, è stata una partita noiosa, deludente. I ragazzi della panchina sembravano impauriti, non convinti, ed hanno prodotto un attacco sterile fino a fare degli errori anche per inesperienza, probabilmente, come Fideleff, nonostante la sua buona presenza sul verde fino ad allora, regalando, facendo da assist proprio al 72’ ad un Moscardelli che di certo non lo si ricorda per le sue “polpette” ! E la presenza in campo di Inler, Hamsik e Cavani, entrati all’inizio del secondo tempo, non hanno potuto nulla.
Invece del Turnover, avrei preferito un Hangover (i postumi dopo sbornia) per il dopo partita! Rimandiamo, posticipiamo la sbornia per la prossima di campionato: Sabato sera, 24 Settembre, in casa con la Fiorentina. E….Walter, abbi pazienza, una modesta tifosa, ti chiede di rimettere in panchina 3 dei 7 che hai scelto per Verona, a te comunicarci chi, è chiaro. Perché a Napoli si dice che spesso è meglio “ nun cagnà a via vecchia pa’ nova, sai chell che lass e nun sai chell che truov” (Non cambiare la via vecchia per la nuova, sai cosa lasci, ma non sai cosa si trova). E nemmeno mi andrebbe più, di trovarmi come Alice in un paese sperduto a guardare 3 NON meraviglie. Insomma, quel numero 7 ( e non mi riferisco certo a Cavani), non l’ho proprio capito! Forza Napoli, SEMPRE.
Lucia Maglitto