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I diritti d’immagine il nodo della protesta in Spagna

I calciatori spagnoli hanno proclamato uno sciopero delle due serie maggiori che dovrebbe portare al rinvio delle prime due giornate di campionato. La vertenza riguarda il mancato rinnovo del contratto collettivo e la prima giornata della Liga e’ in programma il 20 agosto. Lo ha reso noto il presidente dell’Associazione calciatori spagnoli (Afe) Luis Rubiales (la protesta dei colleghi italiani: leggi).
«L’associazione e tutti i calciatori di prima e seconda divisione», ha detto Rubiales, «hanno preso la decisione, responsabile, di convocare uno sciopero per le prime due giornate dei campionato. Questo non significa che non si intenda continuare a negoziare, ma la Liga non può iniziare fino a quando non sarà firmato un accordo collettivo», ha aggiunto.

Stipendi e diritti d’immagine, i nodi della protesta

Alla base della protesta, la cessione dei diritti di immagine da parte dei calciatori alle aziende che hanno contratti di collaborazione con le squadre e la rinuncia alle vacanze per i giocatori, quando sono convocati dalle nazionali. Ma anche la mancata intesa sull’aumento dei fondi di garanzia salariale per i professionisti che non percepiscono i compensi dai propri club insolventi o sottoposti ad amministrazione controllata (il calo dei fatturati in serie A: leggi).
Per dare prova dell’unità della categoria, oltre un centinaio di calciatori hanno presenziato l’annuncio dello sciopero ai media, fra i quali beniamini della tifoseria spagnola, come Iker Casillas e Xabi Alonso del Real Madrid, Carles Puyol del Barcellona, Fernando Llorente dell’Athletic di Bilbao o Santi Cazorla del Malaga.
Mercoledí prossimo Afe e Lfp torneranno a riunirsi, per tentare di raggiungere un accordo di minima che non penalizzi il calendario della Liga, dai tempi già molto compressi per la Super Coppa.

tratto da lettera43

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