conferenza stampa di De Laurentiis
19.32 – “Dopo il sorteggio di ieri, che non mi ha colpito negativamente ma mi ha solo esaltato – la Champions per noi sarà un allenamento – questa mattina ho chiamato Moratti e gli ho chiesto Pandev in prestito, e ci siamo messi d’accordo in un secondo”
19.34 – “L’affare Pandev è stato concluso già stamattina alle 10, siamo stati bravi a tenerlo nascosto fin quando non ci siamo messi d’accordo sulla formula”
19.36 – “Domani alle 20.45 c’è la presentazione della squadra al San Paolo insieme a quella di Pandev. Ci sarà il Cardinale Sepe, e il Sindaco De Magistris. La partita con il Palermo avrà inizio alle 21.45, massimo alle 22. Anche questa idea ci è venuta in mente stamattina, e insieme a Zamparini abbiamo optato per questa soluzione. Ho convinto Mazzarri dicendogli che è vero che così il Palermo potrà studiarci, ma anche noi potremo studiare loro. L’ingresso allo stadio è gratuito, il ricavato dei proventi della pay tv lo devolveremo in beneficenza”
19.43 – “Ogbonna? Con Cairo non tratto più. Prima di Natale ebbi una discussione con lui, ma crede di avere il gioiello più costoso del mondo. Fin quando ci sono io, Ogbonna non vestirà l’azzurro”
19.44 – “Lo sciopero? Si è arrivati a questo punto perchè non si è mai parlato abbastanza. Io non ci ho mai messo bocca, perchè il contratto così com’è io non lo avrei mai approvato. Quando però vedo che dalla controparte non c’era alcun segnale, mi sono inserito. A Dimaro ho ricevuto la visita di Tommasi e del segretario Grazioli. Con loro due abbiamo avuto una lunga riunione, e poi prima delle vacanze in ufficio da me siamo stati tre ore a parlare del problema dei rapporti contrattuali di tutta la serie A, che vive una contraddizione in termini: è un azienda e allo stesso tempo un dipendente. Non capisco perchè il calciomercato è in mano ai procuratori e non a noi che gestiamo il gioco. Ho detto che c’è bisogno di fare un contratto nuovo, dove da un lato parliamo delle prestazioni e dall’altro dei diritti d’immagine. Non vorrei che qualche presidente abbia tirato acqua al suo mulino perchè ha 40 giocatori in rosa. Ma anche in questo caso, perchè io non posso decidere di fare allenamenti separati? Abete non ha capito che il calcio è cambiato, e che ci sono club con i bilanci in rosso. Dobbiamo fare il bene del calcio, che è un problema di rispetto delle bilateralità. Il passato non esiste più, dobbiamo guardare al futuro. Non è giusto ad esempio che un calciatore quando viene venduto deve per forza di cosa chiedere di più come ingaggio rispetto al club in cui giocava prima”
20.01 – “Invitare Maradona a Manchester dato che è suocero di Aguero? Non credo ci siano i tempi per organizzare una cosa del genere. Con Pandev ho parlato al telefono, la prima impressione è stata buona. E’ uno che ormai vive in Italia da italiano, con tutta la personalità del macedone. E’ un guerriero che ha avuto un momento antipatico nel passato, lo ha superato con il passaggio all’Inter, dove però è facile scivolare fuori. Di Napoli lo attrae la possibilità di avere un ruolo più importante rispetto a quello occupato in nerazzurro. Sono ottimista sul passaggio del turno in Champions, io a Monaco voglio andare a vincere, non parto battuto. Poi se perdo pazienza”
20.11 – “Andrò fino in fondo per quanto riguarda il problema dei nazionali. Io non voglio più prestare giocatori alle Nazionali. Non esiste più che un Cavani o un Lavezzi, durante il campionato, vadano a giocare dall’altro lato del mondo rischiando infortuni e accusando stanchezza. Andrò a parlarne a Ginevra con Blatter: a giugno, luglio e agosto si giochino le partite delle Nazionali, ma durante l’anno no!”
20.13 – “Cosa mi aspetto dalla Champions? Voglio vedere dei miglioramenti, voglio che i miei si battano al meglio. Anche al Camp Nou i primi venti minuti abbiamo retto bene, se quel gol di Cavani fosse stato convalidato…E’ chiaro che avremmo potuto giocarcela meglio, anche se non mai avremmo potuto dire di essere più forti del Barcellona. E’ stato bravissimo anche Mazzarri a far giocare tutti, far capire ai calciatori cosa significa giocare contro una squadra del genere: la forma psicofisica deve essere sempre al massimo. Era importante vedere la tenuta della squadra, e se anche una squadra più blasonata della nostra ha perso 5-0…”
20.17 – “Il Napoli quest’anno si è rinforzato perchè deve fare la Champions, non in vista del campionato. E’ chiaro che la Juventus doveva rafforzarsi, lo sta facendo e quest’anno sarà una realtà da battere. Non so quanto l’Inter si rinforzerà, la Lazio lo ha fatto mentre la Roma non mi fa paura, anche se credo alla personalità di Luis Enrique: ma dovrà avere il giusto tempo, almeno un paio d’anni, per lavorare bene. Io quest’anno spero di arrivare tra i primi cinque, che non significa avere come obiettivo il quinto posto: molto dipende dalle situazioni contingenti come infortuni o squalifiche. Approfitterò di questo sciopero per dare ai giocatori un decalogo comportamentale da seguire, soprattutto in scena internazionale. Terrò un consuntivo con i punti persi a causa delle sciocchezze commesse, questo è un compito che spetta alla società e non all’allenatore. Il presidente è un pò come il papà che deve dare una certa disciplina in casa propria”
(tratto da tuttonapoli.net)