Sono ore di rabbia e amarezza per il Caimano, in questa fase segnata dal suo lungo e ineluttabile tramonto. Rabbia, amarezza ma non solitudine perché il premier ha ripreso a frequentare Villa La Certosa, con tanto di harem al seguito. La notizia della sentenza sulla complessa vicenda Cir-Mondadori non è una notizia bella o brutta, nel senso del tifo politico. E’ un fatto che indica in Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio di questo sfortunato paese, “dominus di un sistema di corruzione”. Un sistema in cui la corruzione si manifesta nella sua forma più grave e pericolosa per una democrazia: soldi a un magistrato per comprare una sentenza. Ma nel Nove Luglio del Cavaliere Nero c’è anche un risvolto che deve far piacere a noi napolisti, compresi quelli che simpatizzano per il premier. Ossia le eventuali conseguenze finanziarie del risarcimento all’Ingegnere (560 milioni di euro con uno sconto di 190 sui 750 di primo grado) sul ramo calcistico dell’Impero personale del Caimano: il Milan. Ho visto in tv, con un po’ di godimento lo ammetto, la faccia truce di un Galliani molto preoccupato. Ufficialmente le decisioni sulla campagna acquisti sono rimandate a martedì prossimo. A questo punto però mi sembra difficile che i rossoneri possano prendere Hamsik per 40 milioni di euro. Senza contare che sono riprese le voci di un tormentone che rispunta ciclicamente: la vendita del Milan, stavolta a un nababbo russo. Ma quello che interessa a noi napolisti è che Marek deve mettersi il cuore in pace. L’antiberlusconismo paga sempre. Sempre che il DeLa, piccolo aspirante Berlusconi di provincia, non voglia venderlo all’Inter.
Fabrizio d’Esposito
E ora Berlusconi come comprerà Hamsik?
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