Non so a voi ma a me la Coppa America mi sta facendo uno strano effetto.
Mi viene naturale tifare contro i miei – nostri beniamini. Mi spiego.
Di solito in queste competizioni internazionali è automatico tifare o simpatizzare per le squadre in cui militano i nostri ragazzi, nel nostro caso Argentina , Uruguay e Colombia, tifare e sperare che loro facciano una grande prestazione , che segnino qualche goal e che,soprattutto, non subiscano infortuni.
Questo era lo spirito con cui ho messo la sveglia e mi apprestavo a vedere Argentina- Bolivia.
Poi , mentre scorrevano le immagini con l’elenco dei panchinari della Selecciòn (tra cui il Kun Aguero e Pastore), con il Pocho invece in campo fin dal primo minuto, ho iniziato a pensare che il mercato delle big Europee e dei top-player non si era ancora sbloccato e davanti ai miei occhi si è palesato il sorrisino di Mancini che a Speciale Calciomercato, alla domanda di Bonan se gli piacesse Lavezzi, rispondeva “molto”. Lì il mio cervello ha azionato la centrifuga e la domanda è arrivata spontanea: e se il Pocho fa una grande Coppa America fino a convincere il City dello sceicco Mansour a farsi avanti e pagare la clausola? E se il Barcellona non chiude con Sanchez per i 40 – 50 milioni che chiede Pozzo può, sulla base di grandi prestazioni di Lavezzi, convincersi che è più facile pagare i 31 della clausola dell’attaccante azzurro?
Ci mancherebbe solo questo dopo la telenovela Hamsik – Milan.
No, mi sono detto, meglio che Lavezzi non faccia una grande Coppa America. Così, mentre la partita iniziava, mi è venuto naturale tifare Bolivia e ad ogni dribbling o galoppata del Pocho con passaggio finale sbagliato o cross spedito in curva tiravo un sospiro di sollievo compiaciuto.
Confesso anche che quando il Pocho è entrato fallosamente sul boliviano Raldes ho sperato che il cartellino fosse rosso e non giallo tale da consentirgli di saltare alcune partite.
Quando poi il “Kun” ha rilevato Lavezzi, ho urlato “ e vai…!”; e al gol della Bolivia non solo ho esultato, ma mi sono detto che se l’Argentina uscisse dalla competizione sarebbe meglio, così il Pocho avrebbe più tempo per le vacanze e per riposarsi.
Così non è stato per Colombia – Costarica del nostro Zuniga. Lì ho sperato che Camillo si comportasse bene, sarà perché lui non è tra i titolarissimi e che è un giocatore che se perdi riesci a rimpiazzarlo.
Con Uruguay – Perù sono tornato a tifare contro i nostri.
Bene Gargano in panchina perché spero ancora che la società non lo venda; ed è vero che Cavani ha rinnovato quest’anno, ma con tutti questi Sceicchi in giro non si sa mai.
Devo ammettere che il Matador tante preoccupazioni che facesse una grande partita non me le ha date complice anche la posizione decentrata sulle fasce scelta per lui da Tabàrez, che nel finale lo ha pure sostituito.
Unico neo la sua solita generosità al servizio della squadra che lo ha portato a fare il pendolino tra difesa, centrocampo e attacco. E allora meglio che l’Uruguay esca subito, per evitare che Edinson torni più stanco e stressato.
Ora mi chiedo cosa mi stia capitando. Eppure sono uno che ha sempre tifato per i suoi azzurri quando giocavano nelle loro nazionali, insomma ci tenevo perché pensavo, e penso ancora, che rendimenti alti e trofei guadagnati con le Nazionali rappresentano, in ogni caso, un valore aggiunto non solo per i calciatori ma anche per il calcio Napoli.
Sono uno di quelli che la sera del 3 Luglio del 1990 era in curva al S. Paolo per Italia – Argentina dei mondiali e che quando il portiere Goycochea ha parato il rigore a Serena, regalando la qualificazione per la finale alla bianco-celeste, era sì dispiaciuto ma non disperato, tanto da intonare alla fine il coro “ohé ohé ohé ohé Diego Diego”.
Ma con questa Coppa America proprio non riesco a tifare per i nostri perché i giocatori passano ma quello che conta è fare gli “interessi” sempre e solo della maglia e del mio amore viscerale per essa.
E’ normale tutto ciò? O sarà una degenerazione della mia patologia per i colori azzurri? Del mio essere e sentirmi malato con la M maiuscola per il Napoli?
E voi, miei cari Brothers Napolisti, come state reagendo?
PEPPE NAPOLITANO