Secondo me, Hamsik fa bene a lasciare il Napoli. Sempre che l’offerta del City, 40 mln di euro, sia in essere. Certe offerte non si rifiutano mai. Secondo me, Hamsik fa bene a lasciare il Napoli se le cifre del suo trasferimento sono entrate in quell’ordine di grandezza. Significa che a prescindere dal campo è un grande. Almeno oggi. Si è grandi quando lo decidono gli altri, bisogna cogliere la quotazione più che l’attimo. Secondo me, Hamsik fa bene a se stesso e alla sua famiglia se accetta di guadagnare di più. Rispetto all’investimento effettuato ne verrà sicuramente proporzionato l’ingaggio. Capitalizzare una vita lavorativa breve è un dovere per ogni calciatore, specie se si considera quanta gente dipende da lui. Secondo me, fa bene il Napoli a lasciar andare Hamsik. Intascare quei soldi significa programmare per gli anni a venire con maggiore tranquillità senza doversi porre ogni anno a tutti i costi l’obiettivo del terzo posto e dell’ingresso in Cl come condizione necessaria per poter investire. Creerebbe troppe tensioni in un ambiente già teso di suo alla squadra. La cessione di Hamsik già vale economicamente una Cl conquistata sul campo. Secondo me, fa bene il Napoli a vendere quando capita l’occasione il pezzo pregiato del momento. Per poi magari comprarne un altro, perché no. Salvo eccezioni, la bravura dei dirigenti delle grandi squadre è nel turn over dei campioni. Il dirigente da grande squadra deve anzitutto saper vendere bene. Secondo me, Bigon non è un dirigente da grande squadra ma può imparare. Certo con un direttore generale esperto al suo fianco potrebbe emulare il romanzo di formazione dei tanti che lavorano oggi, svezzati prima dai grandi del calcio. Fassone non è un uomo di campo e nel discorso non entra proprio. Secondo me, il Napoli non fa bene a mantenere il tetto salariale ma se quella è la politica del club fa bene a lasciar andare Hamsik. Tenerselo significa mettere una bomba salariale che nessuno può gestire senza danni. Secondo me, il Napoli farebbe bene a non perseguire la politica delle bandiere a vita. O perché legate al territorio. A parte che è un concetto obsoleto, alla fine è peggio. Come per Totti gli devi fare un contratto finale principesco che li ripaghi di tutte le tentazioni cui non hanno dato seguito, di tutti i sacrifici fatti. Ti spennano e hanno pure il vezzo di voler avere ragione. Secondo me, il Napoli fa bene a non fare guerre sante ai procuratori. L’autonomia del calciatore è una conquista del calcio democratico e moderno. Quel che conta è la volontà del calciatore. I contratti fotografano situazioni del momento e sono suscettibili di aggiornamenti al naturale progresso degli eventi. I procuratori sono una cosa di sinistra, i sindacalisti dei lavoratori del calcio. Mettersi contro di loro è roba da padroni, da crumiri. Secondo me, il Napoli fa bene a non fare guerra a nessuno. In particolare, fa bene a non fare guerra a Mino Raiola. L’Inter aveva anche più soldi e potere del Napoli, eppure. Non ci ha rimesso anzi ma alla fine ha fatto esattamente come poteva fare subito senza perdere tempo e faccia in conflitti da snob. Secondo me, il Napoli ed i suoi media fa bene a non fare guerra a Mino Raiola, anzi. La sua presenza e cointeressenza negli affari del club considerarli un segno di salute. Di benessere per tutti e di agibilità sul mercato. Guardare il Milan. Guardare Marotta che fine ha fatto a fargli fare prima anticamera e poi ricevutolo a Vinovo non averlo ascoltato. Marotta non riesce a chiudere nessun contratto livello top player. Secondo me, il Napoli anche in assenza di una dirigenza scafata fa bene a farsi consigliare dal re del mercato superando i pregiudizi inutili e che hanno a che vedere più con l’estetica che con i fuoriclasse. Secondo me, il Napoli ha con Raiola l’occasione di inserirsi in un giro proficuo di calciatori e contatti coi maggiori club. Oggi ho due giocatori che valgono 40 milioni l’uno. Se c’è l’occasione, faccio fare l’affare a tutti vendendone uno dei due. Se faccio così sarà più facile piazzare anche il secondo e quel che è importante, considerando le svalutazioni dei calciatori per i motivi che tutti possiamo prevedere (infortuni, scadimenti di forma, calo di motivazioni, disagi tattici con l’allenatore), quel che è importante è che se sei in affari con profitto di tutti anche il secondo verrà piazzato bene a prescindere. Come una polizza.
E’un po’ come assicurarsi il futuro e secondo me fa bene il Napoli a lasciar partire Hamsik oggi se quella è la cifra e quello l’inizio come in Casablanca di una bella amicizia. Si dirà, il Napoli vuole fare tutto da solo e non dipendere da una persona. Sarà. Certo ascoltare buoni consigli porta dipendenza. Sempre meglio però che dipendere dal caso.