Un tavolo permanente di lavoro tra il Comune e la società Calcio Napoli: questo l’esito dell’incontro avuto in mattinata al municipio tra il sindaco de Magistris e il presidente del club azzurro, Aurelio de Laurentiis. Ma il patron del club azzurro ci tiene a sottolineare l’assoluta estraneità al calcioscommesse. «Non mi risulta che il Napoli sia coinvolto, per quanto riguarda la presenza allo stadio di determinati elementi le società di calcio non sono mai da considerarsi responsabili perchè allo stadio è vietato l’ingresso solo a quelli colpiti da Daspo, questa è la legge».
TRE VIDEO, TRE PARTITE – Il Napoli, quindi, prende nettamente le distanze dallo scandalo, ma intanto si diffonde la notizia di ben tre partite degli azzurri su cui si sono accesi i fari degli inquirenti. La Questura di Napoli ha acquisito i video della partite Sampdoria-Napoli e Napoli-Parma del 2009/2010 e Lecce-Napoli del 2010/2011. L’obiettivo delle indagini è accertare eventuali irregolarità nello svolgimento delle gare (che avrebbero fatto registrare flussi anomali di puntate) e gli intrecci con la criminalità organizzata.
«NON VERIFICHIAMO LA FEDINA PENALE » – «Il Calcio Napoli – aggiunge De Laurentiis – non può stare all’entrata e verificare la fedina penale di tutti quelli che entrano. Noi abbiamo 700 stewart le cui liste sono a conoscenza della questura. Bisognerebbe stabilire con il ministero dell’Interno se in un impianto pubblico di così grandi proporzioni come uno stadio di calcio possa entrare chi ha reati diversi da quelli da stadio». «Viaggiamo nel vecchio e non nel futuro. Per l’avvenire devono crearsi condizioni di controllo. Per esempio la Lega deve avere con lo Stato il controllo del 50% delle scommesse sul calcio. Invece abbiamo 3 società, più altre straniere, più alcune con sede in Asia per le scommesse in itinere. Facciamo un tavolo con Platini e Blatter per regole inopinabili e chiare per il calcio che deve rimanere uno sport e un’industria».
LA PRESENZA A BORDO CAMPO – Antonio Lo Russo, esponente dell’omonimo clan camorristico presente a bordo campo in un Napoli-Parma dello scorso campionato, «era vicino a un rappresentante delle forze dell’ordine ed era alle dipendenze di un manutentore del campo di gioco», spiega il presidente del Napoli, pochi attimi prima di incontrare il sindaco de Magistris per un vertice sul futuro dello stadio.
IL SINDACO -«Intendiamo», ha spiegato il sindaco, «instaurare subito un metodo di lavoro proficuo, ognuno nell’ambito delle proprie competenze, nell’interesse della città. Lunedì ci sarà la giunta e quindi avremo l’assessore allo sport; dal giorno 20 sarà convocato un tavolo permanente di lavoro tra Comune e società per trovare insieme le soluzioni migliori per consolidare l’importante ruolo che il calcio ha in questa città, e per ragionare sulle prospettive di sviluppo e di lavoro che dallo sport vengono». Sulla vicenda del calcioscommesse de Magistris non ha dubbi, «c’è un sindaco che fa della legalità la sua storia personale, e così farà la Giunta. L’interesse del presidente è lo stesso, quindi troveremo le soluzioni migliori per evitare qualsiasi tipo di situazione spiacevole». «Creeremo le condizioni affinchè tutto si svolga nella massima trasparenza e serenità come è giusto che sia», ha assicurato il sindaco, che ieri si era chiesto «come fosse possibile» avere a bordo campo durante Napoli-Parma del 2010 un personaggio come Antonio Lo Russo, figlio del boss Salvatore.
ITALIA-SPAGNA – L’amichevole prevista per il prossimo agosto, non si giocherà al San Paolo di Napoli. De Laurentiis, al termine di un incontro a Palazzo San Giacomo con il sindaco Luigi de Magistris, ha sottolineato: «Abbiamo una serie di lavori da dover fare e una serie di partite da giocare, diversi incontri in casa e fuori con squadre di grande livello internazionale che hanno già giocato in Champions». (corriere del mezzogiorno.it)