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De Laurentiis: «Tifosi del Napoli, stiamo lavorando per voi»

Aurelio De Laurentiis, presidente della SSC Napoli, è intervenuto ai microfoni di Marte Sport Live sulle frequenze di Radio Marte. Vari gli argomenti toccati. Stasera i giovanissimi del Napoli tentano il colpaccio ‘scudetto’: “ Per scaramanzia non sono andato quando ha vinto la Berretti, quindi non andrò neanche stasera a guardare la partita. Non voglio far distrarre i ragazzi, perché ottenere questo scudetto sarebbe importante.

C’è molto da lavorare, stiamo inventando nuove persone che possano operare con Santoro e aumentare di più il tiro nella quantità e soprattutto nella qualità. Il vivaio è importantissimo e ci tengo molto proprio per le cose che ho sempre detto”. Stadio S. Paolo: “Ci sono molti lavori da fare. Ci sarà un sopralluogo al S. Paolo e ci restano solo 40 giorni di tempo, in quanto nel mese di agosto è sempre difficile operare in tal senso.

Da oggi pomeriggio si procederà. Il sindaco è stato straordinario perché ci ha messo a disposizione un tavolo per l’organizzazione delle attività già da lunedì prossimo. C’è bisogno di molta manutenzione, decidere nei prossimi anni come smontare e sostituire tutto quello che  è stato aggiunto all’impianto e che ne destabilizza la struttura e l’acustica. Io sono pronto a provvedere, insieme al Comune voglio lavorare in modo sereno e preciso.

Dopo i primi sette anni, credo che nei prossimi sette si riesca a dare la luce ad una città che ne ha bisogno. Il settore ospiti deve essere distribuito in modo differente. Stiamo scoprendo regole e regolette anche finte, dettate dal calcio italiano ma non in modo equo per tutti. Ieri ne ho parlato in Lega, bisogna discutere di problematiche importanti. Io noto che in molti miei colleghi non si sia ancora radicata l’idea che il club sia una società per azioni.

Si è sempre in ritardo, nessuno ha mai la forza di dire “basta”, si elimina tutto quello che non funziona e si crea ciò che potrebbe funzionare con una Commissione Permanente che decida di fare ciò. Perché una cosa che non funziona deve restare per trent’anni? Noi rispetto all’Europa non siamo in grado di avere una certa capacità di gestione e così non si va bene. Io mi sono stancato di senti dire “Non si può fare”, con quale autorità, con quale autorevolezza? Della stupidità? Vedremo cmq di fare tanti conteggi, furbi, lupi e pecore.

Io farò le mie valutazioni una volta che saranno state prese determinate decisioni, e stavolta non farò sconti a nessuno. Se mi dovessero convincere che ha prevalso la coscienza associativa sugli individualismi mi ricrederò e farò un passo indietro. Bisogna convivere nella stessa associazione in comunione prospettica. La Lega deve capire in modo comune che on si può depauperare una ricchezza importante come il calcio.

I grandi club devono avere la possibilità di essere competitivi in Europa. La Lega deve preoccuparsi di darsi una struttura. Ancora non si è individuata la ripartizione dei ruoli, non si è ancora deciso il ‘riparatore di risorse’. Io ho valide alternative ma c’è bisogno che ci sia alla base una struttura valida per l’Europa. Ripeto che ci vuole una struttura di persone che creino i presupposti per una modernizzazione del calcio italiano e renderlo competitivo nel mondo.

Se bisogna litigare per dividerci un tozzo di pane, vuol dire che non si è capito niente”. Il mercato:   “Il mercato è fino al 31 agosto. Io leggo sui giornali indiscrezioni che non rispondono al vero. Credo che gli unici due quotidiani che meritino rispetto siano i pezzi di Giordano del ‘ Corriere dello Sport’ e la  ‘Repubblica’, per il resto ho letto un teatrino di divertimento. Probabilmente abbiamo dei nemici o incoscienti che ci lavorano contro.

Io mi sono imposto di essere il paladino di questa società che non dovrà mai più retrocedere, quindi preferisco non leggerli più i giornali in merito a stipendi,  ingaggi e quant’altro”. Inler: “Ora è rientrato Bigon da una piccola salutare vacanza. Lasciateci lavorare, credo che si farà bene per il Napoli solo lavorando con discrezione e riservatezza, in tranquillità. E’ più difficile ingaggiare degli attori che dei calciatori.

Nel calcio è come se ci fossero attori di nuova generazione. Come gli attori accettano contratti di vario tipo, ci sono anche dei calciatori che accettano una squadra per varie motivazioni. Ricordiamo che un calciatore non è determinante per il successo di una squadra, al contrario di un attore per un film”. Eto’o via dall’Inter: “Secondo me comandano i contratti, se fa comodo al club neroazzurro prendere un calciatore – futuro Eto’ –  che prende un ingaggio minore devono giudicarlo i dirigenti della società”.

Lamela: “Lamela è un’idea non matura. Volevo solo valutarne le qualità, anche perché la prospetticità è molto importante. Io terrò sempre un occhio aperto sul mondo per prendere giovani e parcheggiarli all’inizio altrove, ma sto lavorando per una ‘cantera’ che produca anche di suo piccoli talenti nei prossimi anni. Il nostro Napoli deve continuare nella sua crescita continua e costante”. Un saluto ai tifosi: “Un grande saluto ai supporters azzurri. State calmi perché stiamo lavorando per voi”.
(calcionapoli1926.it)

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