Veniva da due eccellenti annate nel Sorrento, serie C e B. Nel Napoli del ’72 indossò subito,e per tutte le 511 partite della sua carriera partenopea, la maglia n. 2 . Una roccia, un ostacolo severo per gli attaccanti avversari, ‘nu palo ‘e fierro, come fu chiamato dai tifosi. Giuseppe Bruscolotti compie 60 anni. Era una sicurezza,un marcatore inesorabile,forza e cuore. Qualche anno fa gli dedicai una delle poesie del volume ”La testa nel pallone” , edito da Colonnese,dedicato a 37 protagonisti della storia del Napoli,da Monzeglio a Maradona. Per questo compleanno, affido al ‘Napolista’ la riproposizione di quei versi, in omaggio a un calciatore che ha lasciato, in quanti lo seguirono nella sua galoppata azzurra, un grande e positivo ricordo. Sulla linea a difesa,dove tonde granate esplodevano sorde sul bastione guardato dal numero uno, là un palo di ferro,piantato nel suolo eppur mobile e lesto nel bloccare l’insidia di piedi appuntiti , aspettava , nel vento,i nemici stizziti . Era un palo col numero due, sistemato su un pezzo di terra a forma di cuore. Bruscolotti, terzino per definizione , terragno,spavaldo,tessuto di roccia e di ardesia, o forse duduro pietrisco. Figlio di campi e pianure campane, non ebbe paura di bocche di fuoco padane, o di ruvide frecce romane. Terzino più forte del sasso, ti dissero mai che alla radio nascevano a volte increduli versi improvvisi? Erano versi forti e galeotti: ”Scusa Ameri, scusa Ciotti, ha segnato Bruscolotti…”. Mimmo Liguoro
Mimmo Liguoro
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