Almeno per oggi vorrei che tutti i ragionamenti, i calcoli e i pipponi mentali si tenessero chiusi in un cassetto per lasciare spazio alla gioia di un risultato raggiunto inimmaginabile alla vigilia dell’anno. Dopo 21 anni è di nuovo Champions. Questa è l’unica cosa che conta. Per cui, i discorsi sul futuro dello zio Walter(che ieri ha inforcato di nuovo la montatura biancoazzurra), sugli stipendi, sul mercato, sui tabelloni, sul modulo, la tattica, le elezioni, ecc. ecc., oggi, almeno oggi, non mi toccano e non voglio saperne niente. Voglio solo godermi questo momento così agognato e pensare che, almeno per 6 mercoledì(o martedì), non sarò davanti la tv con la pizza in mano a guardare le mirabilie di Messi o Di Cristiano Ronaldo o a gufare Ibra ed Eto’o. Voglio tuffarmi in questo sogno che finalmente riusciremo a vivere. Il sogno di essere nella gelida Mosca con il colbacco o al Nou Camp per vedere la squadra più forte del mondo o a visitare il Santiago Bernabeu stavolta a porte aperte o magari uno degli eccezionali e modernissimi stadi tedeschi o capire dal vivo che razza di elisir di lunga vita usa Giggs o le bellezze naturali dei paesi dell’est. Ecco, in questo momento non riesco a pensare ad altro. Tutta la sofferenza di questi anni, in cui abbiamo toccato il fondo e visto il peggio, finalmente ha un senso. Un senso che abbiamo rincorso, voluto ed agguantato grazie al lavoro di tutti: il presidente, lo zio Walter, la società, lo staff, i massaggiatori, i ciabattini, i giardinieri, la squadra e soprattutto noi tifosi. Un senso che ci riconduce a una coppa con le orecchie e un pallone scolpito da 8 stelle. Ecco. Sono felice. E non lascerò che questo istante possa essere minimamente offuscato da altre elucubrazioni o paranoie che non possono appartenermi. Il biscotto? Mi vien da ridere. A causa di una scatola di questi famigerati frollini, noi retrocedemmo in serie B e da quel 17 giugno 2001 iniziò il nostro inferno. Per cui, nonostante ieri sera, per tenermi sveglio durante la gara, ho dovuto ingerire un paio di caraffe di caffè, al 92° ho gioito ed applaudito tutti fino a spellarmi le mani. Quest’annata è stata straordinaria e come ha pronosticato De Sanctis alla presentazione del libro “Napoli, Passione Azzurra”, è stata scritta un’altra pagina di storia. Speriamo che sia solo l’inizio di un altro grande capitolo. Ora abbracciamoci e festeggiamo insieme, tutto il resto oggi, almeno per oggi, non conta. Grazie ragazzi, grazie a tutti.
Zio Walter, resta con noi. Forza Napoli Sempre
La 10 non si tocca.
di Gianluigi Trapani
Intanto cominciamo a fare pratica…
Ce sont les meilleures équipes
Es sind die allerbesten Mannschaften
The main event
Die Meister
Die Besten
Les grandes équipes
The champions
Une grande réunion
Eine grosse sportliche Veranstaltung
The main event
Die Meister
Die Besten
Les grandes équipes
The champions
Ils sont les meilleurs
Sie sind die Besten
These are the champions
Die Meister
Die Besten
Les grandes équipes
The champions
(Testo della canzone dell’Inno della Champions League)