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La schedina compie 65 anni ma nessuno lo sa

Il Totocalcio oggi compirà 65 anni ma sembra ormai destinato alla pensione, travolto dagli altri giochi e dal boom delle scommesse. Tutto nacque all’indomani della Seconda Guerra Mondiale.
L’Italia si rimboccava le maniche per ricostruire il Paese e tra le iniziative messe in atto per creare nuove opportunità di lavoro ci fu il primo concorso pronostici italiano basato sulle partite di calcio.
L’idea del Totocalcio venne a tre giornalisti sportivi, Massimo della Pergola, Fabio Jegher e Geo Molo, che inventano «la schedina Sisal», il cui primo concorso partì il 5 maggio 1946: una colonna costava 30 lire, sarebbe salita a 50 nel 1948 per finanziare la trasferta olimpica di Londra. Proprio in quell’anno il concorso passò sotto la gestione del Coni e, con il nome Totocalcio, diventò rapidamente il gioco più amato dagli italiani.
Per decenni il Totocalcio ha arricchito le casse dello sport italiano. Poi sono arrivati il SuperEnalotto, le scommesse e la vecchia schedina non è riuscita a reggere la concorrenza. Il Totocalcio e gli altri concorsi pronostici (Totogol e Il9) sono andati in crisi, passando dai 443 milioni incassati nel 2004 ai 98,7 del 2010. Nei primi 4 mesi di quest’anno il Totocalcio ha avuto una raccolta di 22,8 milioni, in contrazione del 26,8 per cento sullo stesso periodo del 2010 (31,2 milioni). (gazzetta dello sport)

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