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Dalla C alla Champions… Grazie GRAVATAR!

Torno a scrivere dopo un lungo periodo di astinenza volontaria, ma gli amanti dei gesti apotropaici ne saranno stati contenti.
Cittadella, Vis Pesaro, Manfredonia, Gela, Sambenedettese, Teramo, Rimini… non sono brutti ricordi, ma una ferita rimarginata ieri. E’ lì, guarita, ben visibile, pronta a ricordare il colpo inferto dalla Federazione che ci ha sbattuti all’inferno nonostante la salvezza conquistata sul campo. Roma e Lazio “salvate” con lo spalma debiti. Giuve graziata con un anno di B invece della radiazione dai campionati professionistici dopo Moggiopoli.
Ci sono voluti 7 anni per cicatrizzare la ferita. Anni trascorsi a mangiare la polvere di campi di provincia… a riabilitarci nel campionato cadetto… a “ricostituirci” nel massimo campionato nazionale.
A dicembre, quando tutti invocavano 2-3 nuovi acquisti per diventare l’antagonista del Milan (oramai campione d’Italia 2010/2011), smorzavo i toni e scrivevo: “…Sono uno di quelli che crede nella politica societaria, nei passi non più lunghi della gamba, nella crescita graduale. Non mi sono abbattuto dopo le prestazioni e i risultati “NO” di inizio stagione (Utrecht, Bari, Chievo…) e non mi esalto in questo momento… step by step!”.
Passo dopo passo ci siamo arrivati e non ci fermeremo. Ogni passo ha un nome scritto col sudore ed il colore Azzurro: Varricchio, Ignoffo, Cupi, Fontana, Gatti, Savini, Maldonado, Iezzo, Calaiò, Trotta, Montervino, “Pampa” Sosa, Reja, Zalayeta, Paolo Cannavaro, Blasi, Denis, Hamsik, Gargano, Lavezzi, Cavani, Mazzarri…giusto per citarne qualcuno.
Una maratona durata 7 anni che ha il passo costante ed incessante di un uomo su tutti: Gianluca GRAVA. La mia bandiera.
Oggi, a qualificazione Champions acquisita, invece di ricordare chi ha permesso tutto ciò col sudore e l’abnegazione, si dibatte per sapere se Mister Mazzarri resti o no. I calciatori, gli allenatori, i preparatori, vanno e vengono. Possiamo solo ringraziarli per quanto di buono fatto. L’unica certezza e che la “maglia” resta come il nostro supporto, indipendentemente dagli interpreti.
La partecipazione in Champions non è un punto di arrivo, ma la tappa fondamentale di una crescita costante, di una maratona che (spero) porterà vittorie e trofei.
Oggi, oltre al presidente De Laurentiis che ha permesso tutto ciò salvandoci dal fallimento sportivo, mi sento di ringraziare in maniera particolare Grava, un ragazzo che ha sempre lavorato sodo sul campo e fuori che, nonostante il brutto infortunio patito contro la Fiorentina, ha continuato a sostenere i propri compagni seguendo la partite con noi in curva. Gli auguro vivamente di scendere in campo con la fascia da capitano ed ascoltare la sigla che precede i match del massimo campionato europeo. GRAZIE DI TUTTO GIANLUCA!

Massimiliano Erro

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