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Ora nervi saldi, c’è chi accusa la responsabilità

Secondo Mazzarri, il problema del Napoli non è fisico o tattico, anche se l’assenza di Lavezzi ha complicato molto i piani dell’allenatore a Palermo, dove si respirava un’aria tutt’altro che amichevole nei confronti degli azzurri, come si è visto in qualche duro faccia a faccia tra Cavani ed ex compagni: forse strascichi della partita d’andata. Secondo l’allenatore, il problema è psicologico, ovvero caratteriale. Ci sono azzurri che accusano il peso delle responsabilità perché non sono abituati a giocare per obiettivi così importanti, come lo scudetto o la qualificazione diretta alla Champions League. L’asticella, per adoperare un termine caro al tecnico di San Vincenzo, si è elevata grazie ai risultati della squadra, mai così brillante da vent’anni. Su questo aspetto lavorerà Mazzarri, ovviamente convinto che l’obiettivo Champions si possa centrare senza passare attraverso il preliminare che potrebbe complicare i piani della preparazione.
Le alternative – I nervi saldi sono necessari nelle ultime quattro partite. Quindi Mazzarri si raccomanderà di evitare le leggerezze che sono costate le squalifiche di Cannavaro e Lavezzi. Per ora, in diffida ci sono Yebda e Santacroce, due giocatori non utilizzati con frequenza. Alcuni giocatori accusano il peso della stanchezza, come Campagnaro, Pazienza e Maggio. Altri, come Hamsik, non riescono ancora ad avere la continuità del campione. Ma non si può attingere alla panchina, inserendo forze fresche, perché la disponibilità di uomini è limitata. Ieri si è visto Lucarelli per una mezz’ora: sembrava quello di due mesi e mezzo fa, quando rientrò dall’infortunio, non è riuscito ad andar via una volta all’avversario né a colpire di testa, pezzo forte del suo repertorio. L’allenatore dovrà basarsi sul gruppo che ha regalato soddisfazioni a lui e ai tifosi, a cominciare dal trio delle meraviglie: dovrà essere più brillante e spietato che mai.
Francesco De Luca (Il Mattino)

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