Ho la netta sensazione che il bel campionato del Napoli rappresenti un problema. Non credo che quanto leggo sul sito, che evidentemente testimonia un clima in città, sia frutto delle ultime due sconfitte. Quest’ultime hanno dato il pretesto ma le radici sono nella cultura del tifoso italiano, ed a Napoli ci mettono la nocca, che crede che in questo ambito, il calcio, chiunque possa parlare di strategie di mercato, di programmazione delle società, di tattiche e quant’altro. In nessun mestiere o professione si entra tanto nel merito, si travalica quella soglia che ti porta nello specifico delle competenza di chi fa questo quotidianamente e da anni.
Non ci si ferma ad analisi o critiche, o elogi su questa o quella performance, su questa gara o sull’altra, si pensa invece di bollare un tecnico, di definire un calciatore più o meno valido, trascurando molto spesso che le prestazioni di una gara, di un filotto di gare, di un campionato intero dipendono nel bene e nel male da fattori e variabili più o meno prevedibili e o gestibili. Le analisi di pancia possono anche trovare una giustificazione, perchè frutto di una delusione, di un momento di sconforto, ma da settimane leggo un fiume di disfattismo, catrastofismo come se fossimo in lotta per non retrocedere.Non ne posso più, perchè non basta girare la faccia dall’altra parte, vigliaccamente. Mi ribello perchè per me questa rosa, questo tecnico mi hanno fatto vivere emozioni indelebili, e che non provavo da tempo. E ora che li vedo trattati come mai qualcuno avrebbe osato qualche settimana fa, provo rabbia e delusione, mi discutono i miei eroi di qualche settimana fa.
ED IO SONO CON LORO. Leggo che i gol all’ultimo momento hanno salvato una stagione, ohibò, e quindi non è un merito perchè casuali, ohibò, che siamo inferiori a questi e a quelli, ohibò. Ma a fine campionato del Milan si dirà che ha vinto con merito, che l’Inter seconda o terza ha reso meno, che ……, ed il Napoli magari secondo è perchè Aronica, Campagnaro, Pazienza, Dossena etcc. sono stati prescelti dalla dea Bendata per un suo spot sulla terra, che Lavezzi, Hamsik e Cavani bravi questo si, sono stati ingaggiati approfittando di un procutatore ubriaco, di un dirigente scemo etcc.
E l’allenatore?, questo soggetto che invece di finire di giocare e ritrovarsi su una panchina di una grande (Leonardo, Ferrara, Montella) ha fatto gavetta con Reggina -15 salvandola, ha portato la Samp in finale di Coppa Italia e Uefa, e quindi è uno sprovveduto.Fino a qualche settimana fa se un giocatore passava una notte con Cicciolina, si sarebbe fatto finta di niente, ora se lo stesso mangia un gelato si “accusa” che il cioccolato è il simbolo della lussuria. Potrei continuare per ore ma non è il caso, chiudo con un quesito: ma quell’ironia, quella capacità di dissacrare situazioni e momenti della vita, simbolo invidiato e quindi riconosciuto al popolo napoletano, perchè non trova riscontro quando si parla della nostra squadra del cuore? e specialmente in momenti delicati come questi? P:S: : Il passaggio dall’ essere tifoso degli azzurri o di sè stessi è molto breve.
Marcello Giannatiempo
Ma il bel campionato del Napoli è diventato un problema?
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