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Ho un sogno, vorrei essere Gianluca Di Marzio

Nei sogni di bambino mi immaginavo calcare il prato del San Paolo indossando la maglia del Napoli e le pareti della mia stanzetta erano ricoperte dai poster dei miei idoli dell’epoca.
Spesso sognavo di essere anche semplicemente Simone Giacchetta, realizzare un gol, correre sotto la curva e sentire i tifosi cantare il mio nome.
Con il passare degli anni, già nell’adolescenza, i miei piedi di pessima fattura mi hanno inesorabilmente stroncato la carriera calcistica relegandomi al ruolo di spettatore malato cronico.
Ormai sono 20 anni che sono abbonato e quando si può si va in trasferta. La Tv in casa mia è sempre accesa su SKY sport 24 e ogni partita, per gufare o per tifare, è sempre l’occasione buona per riunirmi con gli amici fedelissimi. Sulle pareti della mia stanza è rimasta solo una foto di Maradona a testimoniare l’amore verso il Napoli ma anche la ricerca di nuovi modelli da seguire.
Ahi però quanto mi sarebbe però piaciuto lavorare nel mondo del calcio!!!
Mi sono sempre sentito ripetere che uno nella vita dovrebbe fare quello che più gli piace e allora cosa potrebbe fare uno come me che appena può va a vedersi anche qualche partita di terza categoria? Abbiamo già scartato il calciatore per ovvi motivi fisici e tecnici, le mie ristrette economie mi fanno depennare il ruolo di Presidente e la mia autostima e decenza quella dell’arbitro. Il ruolo di allenatore, a molti, sembra  semplice ma io sono di tutt’altra idea: dover gestire tante persone, avere a che fare con presidenti di ogni tipo e sentirsi giudicato sempre e comunque anche da chi non sa neanche il pallone che forma abbia… no, non fa per me. Il campionato volge al termine e già si comincia con le voci di mercato; adesso è il periodo in cui la mia attenzione si sofferma sulle figure degli intermediari, i procuratori e i “famosi” agenti FIFA che ad oggi ancora non ho capito chi cavolo sono o comunque come ci si diventa!?
Una sera, steso sul divano, pensavo al mio utopico ruolo nel mondo del calcio quando all’improvviso è apparsa in TV l’immagine del mio nuovo idolo: Gianluca Di Marzio. Figlio di Gianni avrà fin da bambino masticato calcio venendo a contatto con i più grandi calciatori dagli anni 80 ad oggi. Le sue vacanze saranno state in Brasile alla ricerca del nuovo Pelè o in Giappone a vedere i mondiali juniores. Avrà visto tutti gli stadi del modo accanto a colui che per 10.000.000 di volte gli avrà ripetuto di essere stato generato  dallo scopritore di Maradona, Ronaldo e Kakà.
Spesso fa la telecronaca delle partite del Napoli di cui è tifoso e in alcuni periodi dell’anno è in ogni trasmissione a divulgare vere o presunte trattative di mercato. Spesso lo senti, chiaramente, inventarsi che la moglie di Tizio ha una cugina in Sri Lanka dove vorrebbe andare a chiudere la carriera o che avendo trovato da bambino la figurina di un calciatore del Mozambico ha come suo unico desiderio quello di diventare lì l’idolo locale. Il suo viso spesso mostra il ghigno malefico di chi pensa: anche stavolta si sono bevuti questa ca**ata, ma tante volte il sorriso che ha sempre ben stampato denota la felicità che prova a fare un lavoro che sì è indefinibile ma è semplicemente bellissimo!!!

di Diego Giuffré

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