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Diego: ‘Messi il più forte? Sarà la storia a stabilirlo’

Sono passati diversi mesi dall’ultima intervista. L’ultima chiacchierata con la stampa se l’era concessa per raccontare (e recriminare) la fine dell’avventura sulla panchina della Seleccion. Ma dopo la magica notte di Messi al Santiago Bernabeu che ha fatto parlare il mondo intero, rilanciando il refrain del paragone tra i due, anche Maradona ha voluto dire la sua. Ribadendo una volta di più “l’ammirazione” e “l’ottimo rapporto con Leo”, ha affermato che “il giudizio spetterà alla storia”. E nel frattempo, continua ad aspettare una chiamata da qualche club. divino — “E’ stato un gol allucinante. I giocatori del Real Madrid sembravano dei pupazzi. Quando è partito palla al piede, ha puntato Albiol sulla sinistra, gli ha preso un metro di vantaggio, ha evitato la chiusura di Marcelo e ha concluso in modo divino davanti a un Casillas che aveva coperto bene lo specchio della porta”. Questo il gol di Messi raccontato da Maradona, che ovviamente non si è perso lo show della Pulga contro il Real. “Maradona è Maradona, Messi è Messi, punto. Sarà la storia a stabilire un giorno chi sarà stato il più grande” il giudizio della storia — Secondo l’ex Pibe de Oro, questo è il momento per godersi “il più forte giocatore del mondo attualmente in circolazione”, senza continuare a fare inutili paragoni. “Maradona è Maradona, Messi è Messi, punto. Io ho già fatto la mia carriera, Lio sta scrivendo la propria. E sarà la storia a stabilire un giorno chi sarà stato il più grande. Di sicuro, entrambi siamo due argentini che sono riusciti a battere il calcio europeo. Leo va lasciato tanquillo. A lui voglio molto bene, ed è un piacere vederlo giocare”, ha detto Maradona in un’intervista a Clarin. Diego Armando Maradona, ex c.t. dell’Argentina. Ansa cercasi panchina — “Dal San Lorenzo non ho ricevuto nessuna chiamata. Non mi ha contattato nessuno, e le voci che sono circolate sui giornali sono le solite speculazioni giornalistiche”, ha tagliato corto Maradona, riguardo all’eventualità di sedersi sulla panchina del club argentino (ventilata dal presidente del San Lorenzo stesso). Immancabile la bordata finale al nemico Grondona, che accusa di fare lobby contro il suo ritorno in panchina in patria. “Di mezzo ci sono sempre i soliti incompetenti. Dobbiamo ancora sopportare che (Grondona padre e figlio, ndr.) diano lezioni di calcio a chi la storia del calcio l’ha fatta. E’ ridicolo che chi non ha mai dato un calcio un pallone pretenda di comandare”.

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