ilNapolista

Rinnegati e convinti,
le e-mail dei napolisti

Monday, 07th March 2011

From: morris.pezzella@clubrossonero.com

To: geppy.mantecato@forzazzuri.it

Caro Geppy,
eccoti servita la mia domenica: sveglia sul tardi, passeggiata in centro, aperitivo a Brera e poi a casa, smanioso di curiosare tra le nostre dirette inseguitrici… nostre di noi milanisti, s’intende. Di nuovo quella faccia? Lo sai, un napoletano che lavora a Milano ha due sole alternative: condannarsi alla napoletanità d’esportazione, o convertirsi al credo locale. Per convenienza – chiaro – ho sposato la fede milanista, e ti dirò, me ne trovo contento. Che figura ci farei, qui al nord, se vestissi ancora quei colori pastello? Qui vanno le tinte forti.
Da voi, di forte, resta solo il soffritto.
E poi a Napoli la storia è sempre la stessa, nella vita come sui campi di calcio: uno lavora, il resto sta a guardare. Così, se a quello che lavora gli prende il nervoso e comincia a emulare i camelidi sudamericani, in una fredda domenica romana, agli altri che resta da fare?
Passeggiare, guardare, aspettare che il volenteroso torni a mettere mano… ‘nzomma, ‘a fatica sa… mmm, volevo dire: vöia de laurà saltum adoss!
Sai che ti dico? Nell’arena, più che il matador, io vedo solo la fifa.
Con affetto
Morris

Thursday, 10th March 2011
From: geppy.mantecato@forzazzuri.it
To: morris.pezzella@clubrossonero.com

Caro Morris,
nel confessarti che faccio ancora molta fatica con questo tuo nuovo nick “milanese”, approfitto per ringraziarti.
Eh si, perchè puntuale come una verruca ai piedi, vedo spuntare la tua mail nella mia casella di posta elettronica dopo ogni prestazione per così dire opaca della “nostra” squadra del cuore.
Eh già.
Sapessero i tuoi nuovi amici della fossa dei tuoi trascorsi in curva A… ti darebbero fuoco in pubblica piazza: “che sia da monito a voaltri eventuali emulatori terroni..”.
Grazie perchè magari il mio sistema di autodifesa potrebbe tendere a rimuovere, dalla mia memoria, talune partite.. non sia mai!
Tutto concorre alla crescita, anche questo zeroazero coi fratelli bresciani; alla consapevolezza, che siamo una buona squadra che quando gira a mille mette in crisi chiunque voglia giocare a calcio, mentre con chi si presta a 90′ di palla avvelenata ha qualche problema in più.
Ma sai, non ho mai pensato che gli squadroni blasonati del nostro continente amassero spendere e spandere in ingaggi milionari per il solo gusto di farlo: senza i fenomeni di centrocampo, senza fosforo, senza coraggio, certe partite non le vinci.
E infatti abbiamo pareggiato.
In tal senso, il Napoli non ha alternative al Pocho, a differenza tua che, in procinto di partire, di alternative ne avevi eccome…
Domenica mi sono svegliato insolitamente presto, smanioso di fare colazione con la città: sono finito da Pina, come al solito, e mi sono consolato! Al bar avevano la radio accesa e si discuteva sul fatto che il Mister, a centrocampo, vuole due mastini, che per carità, la tecnica, ma lì in mezzo serve innanzitutto interdire, che abbiamo dato via uno come Cigarini e che un altro geometra farebbe la stessa fine e inevitabilmente m’è venuto da pensare: ma Iniesta, a Napoli, farebbe la panchina a Pazienza?!?
Essì, Morris, stamane mi trovi stranamente autocritico, perchè va bene gli equilibri, ma mi sa che uno sforzo per capire come far stare lì nel mezzo uno che oltre a mordere sappia anche pensare vada assolutamente fatto.
Detto questo ti confermo che credo fermamente allo scudetto.
Ma vi riconosco il ruolo di antagonista principale (va bene??).
Per il resto, lo sai, non mi deprimo. L’entusiasmo, da buon napoletano, è misto al sangue e scorre libertino. E poi me lo dice sempre anche il buon vecchio Pino (quello vero), dal mio ipod che: “..per sognare qualche cosa arriverà..” … fosse Iniesta?!?!?
Ti abbraccio, Geppy
Maurizio Listone
Luigi Renis

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