Di classe, di impeto, di forza il Napoli rovescia il risultato nel secondo tempo e passa sul campo del Parma (3-1), ottava vittoria in trasferta, record nella storia azzurra. Terzo posto consolidato e difeso dall’assalto della devastante Udinese che rimane a -3, mentre l’Inter è a un passo (un solo punto avanti). Rinasce il Napoli dopo la sconfitta di Milano e il pari interno col Brescia. L’accende la pregiata ditta Lavezzi-Hamsik (un gol a testa e assist reciproci). Resta in ombra Cavani da 367 minuti senza gol, un po’ fermo su alcuni spunti offensivi, però quattro volte al tiro (uno solo nello specchio, debole).
Il Parma (un punto sopra la zona retrocessione) si esaurisce tutto nel primo tempo. Va all’assalto con Palladino (29’ in gol su corner, gran tiro al volo fortunato che trova lo spiraglio per insaccarsi), corre il doppio a centrocampo (si nota l’assenza del miglior Gargano: Yebda morde di meno), dilaga sulla fascia destra con Valiani e Candreva cui si aggiunge Palladino cambiando lato per sostenere la fascia dove il Parma ha miglior gioco, è attento in difesa. Il Napoli non riesce a manovrare, a far girare la palla, non arriva mai a centrare la porta di Mirante (13’ Lavezzi fuori, 35’ Maggio fuori). Solo Cavani centra la porta (40’) ma con un tiro debole.
Il primo tempo è appannaggio del Parma, ma il Napoli sa ridurre i danni. Santacroce gioca troppo d’anticipo, rischia ma tiene. Ruiz, a sinistra, comincia con un paio di lanci sbagliati, ma si riprende. Cannavaro addomestica il toro bulgaro Bojinov, un’altra “vittima” del suo splendido campionato. De Sanctis non deve fare prodezze, pronto però nelle uscite. Dalla tribuna Mazzarri (squalificato) manda ordini perché Zuniga si abbassi (difesa a quattro) perché bisogna chiudere la fascia dove il Parma insiste di più. Alla fine del tempo, il Napoli dà i primi squilli di riscossa con due cross pericolosi dalla sinistra. Sul traversone di Hamsik, Lucarelli anticipa d’un soffio Cavani sotto porta salvando in angolo. Sul cross di Zuniga, Cavani ruba il tempo a Lucarelli ma viene murato da Dzemaili.
Nel secondo tempo è un’altra partita che prende la sua svolta in un quarto d’ora. Lavezzi ingrana la marcia e Hamsik cresce di tono. Devasteranno la difesa parmense. Gli emiliani pagano le grandi corse del primo tempo, non filtrano più a centrocampo, perdono il controllo in difesa. Lavezzi va come una furia sulla destra, semina Paci e scaglia un cross basso: Hamsik, alle spalle di Valiani e Zaccardo, tocca in gol da un metro (52’). Fuorigioco non ravvisato dall’arbitro. Non se ne accorgono neanche i difensori del Parma. Pareggio azzurro e palla al centro.
Ma ormai Lavezzi ha acceso il turbo e Hamsik si esalta per il gol. Il Parma geme su tutto il fronte, non ha più energie, sbanda e si consegna al Napoli, squadra padrona, squadra superiore. Passano solo cinque minuti per il raddoppio. Combinazione veloce Lavezzi-Hamsik-Lavezzi e il Pocho, entrando in area quasi rotolando sul pallone, infila Mirante (57’). Due colpi da kappaò, ma arriva anche il terzo. Rosso diretto per Galloppa (59’ entrata a gamba tesa su Hamsik). Dove sono più i complotti e gli arbitri contro?
Parma in dieci nell’ultima mezz’ora e perde anche la fiducia perché non ha più corsa. Crespo sostituisce Bojinov (60’), poi Giovinco per Candreva (68’). Il Napoli ha la partita in pugno. L’ha giocata con una difesa inedita per la squalifica di Aronica e l’indisponibilità di Campagnaro. Dentro Santacroce e Ruiz ai lati di Cannavaro. A centrocampo riposo per Gargano: c’è Yebda. All’ultimo momento recupera Maggio e c’è Zuniga a sinistra (Dossena squalificato). La novità più importante è il ritorno di Lavezzi dopo le tre giornate di squalifica. E il Pocho rientra di gran carriera. Il Parma non c’è più e il Napoli lo martella da tutti i lati. Ora Zuniga riprende la sua posizione più avanzata. De Sanctis deve sventare un solo pericolo, una perfida punizione di Giovinco da sinistra (73’). E riprende la danza azzurra con Zuniga che spreca un contropiede due contro uno (lui e Cavani), sbagliando l’appoggio al Matador, e con Gargano che ne spreca un altro (78’ subentrato a Yebda) sbagliando l’ultimo passaggio. Il Parma balla. Finalmente Cavani molla un gran tiro, ma il “fulmine” da destra si spegne fuori (81’). Arriva il terzo gol per la pressione di Gargano al limite dell’area parmense. Ruba palla, ha un rimpallo favorevole su Paci e il pallone schizza nell’area emiliana dove Maggio s’avventa per il tris (87’).
Insignificanti le sostituzioni finali: 84’ Cribari per Santacroce infortunato, 88’ Pisano per Modesto, 91’ Mascara per Hamsik. Il Napoli finisce passeggiando nella metà campo del Parma dove ha giocato quasi tutta la ripresa. Hamsik è tornato al gol dopo 570 minuti. Lavezzi non segnava dalla trasferta di Bari (23 gennaio). De Sanctis, stavolta ordinaria amministrazione, si conferma secondo portiere meno battuto nel girone di ritorno (6 gol in dieci partite, pesano i tre del Milan).
Napoli ritrovato e in salute. E’ la sola squadra ad avere battuto una formazione in lotta per la salvezza: il Milan ha pareggiato col Bari, l’Inter a Brescia, la Juventus a Cesena. Si lotta per entrare direttamente in Champions. La Lazio si è allontanata a 5 punti, la Roma è a 7. C’è la sfida lanciata dall’Udinese (4-0 a Cagliari, 7-0 a Palermo). I friulani non perdono da 12 partite (33 gol a 9). Ma devono venire a giocare a Napoli, fra quattro turni.
Mimmo Carratelli
Lavezzi ingrana, Hamsik cresce, Parma devastato
Mimmo Carratelli
ilnapolista © riproduzione riservata