Piange Mazzarri e tanta stampa accoglie pure le sue lamentele, quasi dandogli ragione. Il rigore visto in diretta era inevitabile assegnarlo, visto alla moviola offre qualche perplessità oltre alla certezza del fallo di Ibra su Cannavaro. Ma è mai possibile leggere una partita così fallimentare soltanto con spiegazioni raffazzonate? Siamo proprio sicuri che senza quel rigore non avremmo perso lo stesso? Mazzarri lamenta inoltre la segnalazione di tre fuorigioco dubbi a danno del Napoli: possibile che in una partita in cui non si è mai tirato in porta sia questa la causa principale dell’impalpabilità azzurra in attacco? Certe dichiarazioni, come credo ci auguriamo tutti, vengono fatte spesso per ragioni strumentali: per compattare il gruppo, cercare di tenerlo su con qualche giustificazione, seppur debole. Ma oltre al solito piagnisteo, ormai diventato insopportabile, il tecnico toscano ha offerto pure una spiegazione tattica di come voleva impostare la partita. Mazzarri afferma di aver preparato il match contro il Milan imponendo ai suoi di effettuare lanci lunghi per scavalcare l’alta linea difensiva dei rossoneri. I componenti della rosa azzurra ormai li conosciamo tutti a menadito: quale calciatore azzurro sarebbe in grado di avere piede, tecnica e tempo per effettuare un calcio di lunga gittata con certosina precisione? Forse Mazzarri, rivedendo i tanti filmati d’epoca trasmessi in questi giorni da tutte le emittenti, ha creduto per un attimo che Rudi Krol vestisse ancora la casacca azzurra. E poi, chi era il giocatore preposto a ricevere quei lanci? Mascara, Cavani? Comprensibile questa interpretazione se ci fossero stati gli scatti devastanti di Lavezzi.. ma i due attaccanti in campo ieri non sembrano i più adatti a questo particolare tipo di gioco. E inoltre, perché tanta paura nello scendere in campo in un match in cui il Napoli aveva veramente poco da perdere? Tanti punti di domanda a cui Mazzarri dovrà rispondere in fretta. È stata una partita cominciata male e finita peggio. Ci può stare. Non piacciono queste solite lacrime del buon Walter ogni volta che si perde. Forse, a volte, un mea culpa è più utile di tante e tante parole. Si ripartirà dalla partita con il Brescia: nulla è perduto. Una partita non cancella tutto il buonissimo lavoro svolto da Mazzarri. Purché da certe sconfitte si apprenda qualcosa, le lacrime non servono veramente a nulla.. forse solo a fare magre figure.
Valentino Di Giacomo
Caro Walter non ti difendere sui fuorigioco
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