Poche ma sentite righe sulla partita d’andata perduta in casa dal Milan in Champions League contro il Tottenham. Non solo per manifestare il dispiacere: più i rossoneri vanno avanti nella competizione, meglio è. Ma, soprattutto, per dire qualcosa sulla scena che ho visto in un bar di Testaccio. Con Ringhio Gattuso che prima mette le mani al collo dell’ex milanista Joe Jordan (detto lo squalo), oggi assistente dell’allenatore della squadra di Londra, Redknapp, e a fine match quasi gli rifila una capocciata (come dicono da queste parti). E poco importa che a fine gara che non ci sono giustificazioni per il suo comportamento sul campo. Gattuso in Italia è ormai un impunito al pari di Totti. Ricordo che due anni fa a Milano di fatto fece espellere Maggio e fece pressione sull’arbitro per tutto il match. L’Uefa non è la Federcalcio italiano e Gattuso avrà la squalifica che merita, un provvedimento esemplare. Cosa che difficilmente avverrebbe nel nostro campionato.
Gattuso dà di matto
Ma l’Europa non è l’Italia
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