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Gargano improponibile
per il salto di qualità

Ha dimenticato a casa i due centrali di centrocampo, il Napoli col Cesena. Yebda non è piaciuto. Molle, impreciso. Gargano è da tempo che merita la sostituzione. Non si capisce da mesi la motivazione della sua presenza in campo. Se poi è una questione di equilibri di spogliatoio e gestione del gruppo, Mazzarri fa bene a non dirlo. Sarebbe imbarazzante. Uno come Gargano ove il Napoli facesse uno stabile salto nel calcio che conta a certi livelli è improponibile. Gli manca la fisicità, il senso tattico. Il resto di quello che gli manca, piede e colpo di testa, è noto da tempo. Precisarlo sarebbe di più e temo non possa valere neanche aver conservato lo scontrino per eventualmente restituirlo. Sono carenze o se siete buonisti caratteristiche che si conoscevano già al momento dell’acquisto. Un tempo andava anche bene ma quei tempi dovranno finire una buona volta. Non conta neanche sia nazionale del suo paese: in Uruguay son quattro gatti.
Ieri col Cesena Gargano ha fatto il torello. Santacroce invece ha fatto flop. Era un giocatore dalle grandi potenzialità. Ormai ha perduto la qualità migliore: l’anticipo. Senza anticipo è scoordinato, falloso, svagato. Il calcio è fatto di tante chiacchiere e pochi episodi. Ieri il Napoli che non sa fare la gara perché invece sa vincerla ha rischiato di perdere punti proprio su due episodi. Il goal di Maggio, la distrazione di Santacroce. Bene ha fatto Mazzarri a far entrare Sosa e Mascara per tenere basso il Cesena o tentare il raddoppio. Avrebbe dovuto farlo prima, anziché sacrificare Maggio in copertura e lasciare il pallino dell’impostazione a quei due al centro del campo. Dicono abbia fatto bene a non sbilanciarsi evitando così gli errori col Chievo. Non credo che la gara col Chievo faccia testo. Né per il Napoli né per il tecnico: in quella partita il Napoli non c’era fisicamente e mentalmente. Anche si fosse arroccato non avrebbe concluso nulla. Per difendersi bene occorre anche di più di quel che serva all’attacco a segnare. Ieri Mazzarri ha fatto bene ma l’ha fatto tardi. Si sarebbe risparmiato un po’ di thrilling dovuto agli errori in mezzo al campo, un Lavezzi in depressione e quell’incauto affidarsi al caso degli episodi. Sabato sera, la Roma. Il Napoli ha dopo il Milan il miglior rendimento esterno. La Roma deve la sua posizione in classifica attuale praticamente alle sole partite in casa. De Laurentiis non parla di scudetto per superstizione. La gente lo contesterà duramente se non arriva minimo nell’Europa che conta. Allora lui minimizza con la scusa della superstizione. La Roma a Milano è stata bella per un tempo, il primo. Non avendo concretizzato il goal del 2-1, nel secondo tempo s’è poi ammosciata e i due goal che ha realizzato non fanno testo in quanto palle vaganti. La Roma non avrà la difesa. Fuori Burdisso, Mexes e si son visti ieri sera Riise e Julio Sergio, i peggiori in campo. Ha buoni palleggiatori in attacco che per la manovra offensiva se la vedono in proprio. L’unica difesa seria che avranno sabato sera è il fattore ambientale. De Laurentiis non parla di scudetto per superstizione. Nel cinema forse s’usa così. Qui è diverso. Il non è vero ma ci credo s’intendono gli arbitri.
Vincenzo Ricchiuti

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