“Vorrei vedere il Napoli per qualche partita senza Hamsik, Lavezzi e Cavani…”. Una dichiarazione, resa a commento del buon campionato della squadra di Mazzarri, che suona più di auspicio che di analisi tecnica. È come dire, sul Milan, “vorrei vederlo senza Ibrahimovic, Robinho e Pirlo…”. A pronunciare questa frase sul Napoli non è stato l’ultimo degli osservatori di calcio, ma il capo dei servizi sportivi del Corriere della Sera, Roberto Perrone, a Sky Sport 24. Ho lavorato per anni come giornalista sportivo ed ho sempre provato a non scrivere banalità, studiando gli aspetti tecnici e tattici oltre che quelli emotivi che inevitabilmente condizionano ogni sport. Che cosa dovrebbe fare Mazzarri? Dovrebbe tenere in panchina i tre attaccanti altrimenti rischierebbe di vincere troppo spesso? Al contrario, Perrone avrebbe dovuto notare piuttosto che una squadra con un rosa non ampia come quella delle grandi ha meriti doppi. Allora la discussione si posta su un altro piano, quello relativo alla politica del calcio, al peso del Napoli sui media nazionali spostati verso Nord, alla credibilità complessiva di un progetto imprenditoriale.
Stefano Romano
Dopo il Giornale altre banalità sul Napoli
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